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miliardo di lire (tale da consentire operazioni per 20 miliardi), mediante conferi-
mento a titolo di partecipazione da parte dell’Azienda Bancaria.
Nell’attesa del decreto, che avrebbe consentito alle Filiali di iniziare a operare in materia
(attivit� per cui erano gi� pronte le disposizioni di servizio), il Credito Fondiario aveva
avviato tutto l’iter operativo avvalendosi, oltre che di liberi professionisti, anche di periti
agrari gi� operanti col Servizio Fidi, presso cui rimaneva il credito agrario di esercizio. Era
infatti necessario creare dal nulla un apparato il quale, bench� modesto all’inizio, doveva
essere, e fu poi, sempre pi� importante e adeguato alle esigenze operative.
2. La continuit� della presenza dinamica del San Paolo nel medio-lungo termine
Nel corso dell’anno vennero erogati a favore di Enti Pubblici 12 mutui per 2
miliardi di lire dalla neonata Sezione Opere Pubbliche, che al 31 dicembre aveva
in istruttoria ben 21 pratiche di mutuo per 2,5 miliardi. Al tempo stesso l’incasso
delle semestralit� scadute era avvenuto regolarmente. Elementi tutti che potevano
ben essere considerati promettenti per i futuri finanziamenti di pubblico interesse,
essendo stata costituita la Sezione solo nell’ultimo trimestre dell’anno precedente.
Non meno efficace fu il ruolo del Credito Fondiario la cui attivit�, malgrado gli
squilibri e l’andamento oscillante del mercato mobiliare, prosegu� splendidamente
grazie, da un lato, alla fiducia dei risparmiatori nelle cartelle fondiarie e, dall’altro,
al decentramento delle istruttorie e all’economicit� dei mutui.
3. L’unicit� e il successo di una formula di mutuo emblematica gi� nella
denominazione “Risparmio Casa”
Nel corso dell’anno l’Istituto lanci� nel mercato quella che divenne la carta vin-
cente nel settore edilizio, denominata “Formula Risparmio Casa”, esempio eclatante
dell’applicazione delle idee del Personale, come usava al San Paolo. La Direzione
Generale aveva infatti indetto un “Concorso di studi bancari” rivolto al Personale,
dal quale scatur� l’idea di un particolare mutuo fondiario che prevedeva agevolazioni
significative per l’acquisto della “prima casa”; formula per la quale venne coniato il
felice binomio “Risparmio Casa”, che ebbe grande successo. Il “Risparmio Casa” fu
una procedura in cui l’Istituto invest� molto, anche in termini di credibilit�, ottenen-
do i meritati ritorni. Si trattava di uno speciale libretto di risparmio vincolato a 12
mesi al 3,75%. Al raggiungimento del 50% del valore dell’immobile che si voleva
1961 - IL LANCIO DEL CREDITO AGRARIO DI MIGLIORAMENTO - 103