Page 141 - demo
P. 141

2. I risultati stazionari condizionati dalla sfavorevole situazione econo-
          mica del Paese


             Le principali attività del San Paolo, pur in un contesto di chiaroscuri, approdaro-
          no alla fine del 1965 a risultati economici positivi, anche se stazionari. L’utile netto
          d’esercizio dell’Istituto ammontò infatti a 544 milioni di lire. I Fondi Patrimoniali
          raggiunsero 14 miliardi dopo gli accantonamenti a riserve e l’assegnazione della
          quota statutaria pressoché integrale dell’utile. E questo ferma restando la prassi della
          registrazione in bilancio per 1 lira dei cespiti di proprietà, tra i quali ovviamente
          spiccavano per notevole entità gli immobili. Per sottolineare che con tale prassi gli
          immobili costituivano una riserva implicita, si provvide a valutarli, pervenendo a
          un ammontare extra bilancio di 10 miliardi. Risultava perciò di tutta evidenza che
          l’Istituto poteva contare su un ammontare di riserve effettive pari a 24 miliardi.
            Ai risultati d’esercizio si pervenne con un incremento nella raccolta dell’Azienda
          Bancaria di tutto rispetto pari al 20%, che la portò a 654 miliardi. In particolare,
          ne veniva sottolineata la circostanza che erano oltre 700.000 i libretti aventi un
          saldo medio non superiore a 500.000 lire, a dimostrazione della diffusione capillare
          dell’Istituto anche tra i ceti più modesti.
            Per contro, l’aumento negli impieghi fu pari all’8,8% con un totale a fine eser-
          cizio di 304 miliardi. Aumento piuttosto contenuto che venne attribuito in gran
          parte al massiccio uso degli affidamenti che ne facevano le società finanziarie e al
          maggior utilizzo del credito bancario da parte delle imprese edili per coprirsi delle
          dilazioni di pagamento concesse ai loro acquirenti.
            Tenuto conto, oltreché della raccolta bancaria, anche delle cartelle e obbligazioni
          delle Sezioni, i mezzi amministrati dal San Paolo raggiunsero 967 miliardi.


            3. Le prospettive di ripresa edilizia suscitate da provvedimenti normativi
          verso fine anno


            L’industria edilizia e tutte le componenti sociali afflitte dalla stasi edilizia, che da
          tempo attendevano provvedimenti di rilancio del settore, ebbero una decisiva risposta
          verso la fine dell’anno dalla legge 1/11/1965 n. 1179. Fu una legge importante perché,
          per la prima volta, le istituzioni emanarono provvedimenti, complessi ma completi,
          per favorire la ripresa edilizia e nel contempo agevolare l’acquisto della prima casa da
          parte delle famiglie. Del resto, secondo studi di settore, in Italia era esplosa un’assoluta




          140 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
   136   137   138   139   140   141   142   143   144   145   146