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4. Gli  importanti interventi partecipativi in Piemonte


            D’intesa e su sollecitazione dell’Organo di Vigilanza, l’Istituto rilevò, con altri
          enti bancari e finanziari per la salvaguardia dei depositanti, l’Istituto Bancario Pie-
          montese prima e la Banca Grasso poi. Entrambe le banche confluirono in seguito
          nella Banca Subalpina, il cui capitale era detenuto per l’80% metà dal San Paolo e
          metà dalla Cassa di Risparmio di Torino e per il restante 20% dall’I.F.I.. I tre soci
          oltre a sottoscrivere il capitale sociale di lire 500 milioni, rilasciarono anche fide-
          iussioni di importo adeguato per garantire i depositanti delle banche partecipate.
            L’Istituto provvide inoltre, con la partecipazione dell’I.M.I., della S.A.I. e della Cas-
          sa di Risparmio di Torino, alla creazione della LOCAT, Locazione Attrezzature S.p.a.


            5. L’inaugurazione della nuova Sede di Roma e le novità sui grandi com-
          plessi in Torino con l’attivazione del  “Drive-in”


            Di importante rilievo furono nel 1965 le novità che interessarono la nuova Sede
          di Roma e i grandi complessi in Torino e Genova
            Il 26 giugno il Presidente del Consiglio Aldo Moro inaugurò la nuova Sede di
          Roma, nel rione di Trevi che si immette nel Tritone nella frequentatissima strada che
          va da Piazza Colonna a Piazza Barberini. Questo antico palazzo venne completa-
          mente ristrutturato in un tutto armonico e funzionale, a dimostrazione dell’interesse
          dimostrato verso la capitale.
            In Piazza San Carlo, il salone dei congressi stava dimostrando di essere un
          importante punto di incontro per i convegni torinesi, così come la Galleria delle
          Mostre. Ma la novità  più eclatante fu  l’entrata in funzione, caso più unico che raro
          in Italia nel settore bancario, del servizio “Drive-in”, attrezzato con sei sportelli di
          cassa per automobilisti con ingresso e uscita da Via XX Settembre. Un servizio che
          fu lo specchio dei tempi di allora all’insegna della ricerca del nuovo in ogni dove,
          ivi compreso l’austero ambiente bancario e per di più nella Torino sabauda. Fu un
          emblema di novità dell’epoca, una novità tuttavia di breve durata.
            Dopo il trasferimento della Sede Centrale in Piazza San Carlo, vennero ripresi
          i lavori di adattamento e di rifacimento della Sede di via Monte di Pietà con il
          ricollocamento dei Servizi Tecnico e Estero. La ventata di rinnovamento soffiò
          anche sulla Sede di Genova. Al punto che ne venne addirittura disposto il rifa-
          cimento integrale mediante  lo sventramento di tutti i sei piani con una spesa




          142 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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