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nel 1981 e mirante, in una prima fase, all’introduzione dell’automazione in filale
e successivamente esteso al progressivo collegamento in tempo reale della clientela
imprenditoriale alla rete della banca. Quasi una prefigurazione dell’era digitale che
ha dispiegato i suoi effetti negli anni più recenti.
Direi che questo costante impegno dedicato al servizio della clientela è stato ben
percepito dai nostri clienti, con i quali abbiamo saputo instaurare un rapporto di
fiducia duraturo nel tempo.
I risultati non sono mancati: li si vede chiaramente nei diversi piani industriali
che si sono succeduti nel tempo, che abbiamo preparato con grande serietà e i
cui obiettivi abbiamo saputo raggiungere con determinazione, anche negli anni
caratterizzati da un contesto esterno sfavorevole. E’ molto interessante leggere in
sequenza il contenuto e l’impostazione di questi piani, perché si vede con chiarezza
il progressivo spostamento dagli obiettivi puramente volumetrici dei primi anni ad
una seconda fase focalizzata sui margini economici, ai piani più recenti, concentrati
sui rischi, sulla solidità e sostenibilità dei risultati. Devo dire che questo è decisa-
mente gratificante per chi, come me, ha ricoperto per un lungo periodo il ruolo di
Chief Risk Officer del Gruppo.
Qui mi fermo. Non voglio privare il lettore del piacere di trovare da solo, nel
corso della lettura, tanti spunti interessanti, di cui il testo è ricco.
Voglio chiudere con due parole a proposito degli estensori del volume, alcuni
dei quali sono stati miei antichi e preziosi maestri quando entrai in San Paolo, che
intendo ringraziare di cuore per l’imponente e scrupoloso lavoro svolto. Da ogni
pagina, da ogni parola, si percepisce il loro orgoglio di essere “sanpaolini”, il loro
profondo senso di appartenenza alla “famiglia”, che diventa quasi identificazione
nei suoi vertici e nel suo management, nella consapevolezza che il successo della
banca è stato conseguito grazie a uomini dotati di grande competenza e di qualità
umane e professionali assolutamente eccezionali.
Sentimenti, questi, che ancora oggi vediamo condivisi, ad ogni livello, da tutti
i dipendenti del Gruppo.
Bruno Picca
26 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006