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incongruenti, addirittura di mero prestigio, identificando le partite stagnanti o non
adeguate e infine evidenziando sconfinamenti prima non avvertibili.
L’avvento della Centrale venne visto dalle banche come corollario della riforma
in corso delle norme sulle società per azioni, con specifico riferimento ai principi di
chiarezza e precisione delle poste dei relativi bilanci. La nuova istituzione alimentò
quindi nel sistema bancario le auspicate prospettive di evoluzioni tecniche e legislative
atte a consentire alle aziende di credito, in un futuro molto breve, di valutare con
il minor rischio possibile le richieste di finanziamento ricevute.
UN BELLISSIMO NATALE
Era la vigilia di Natale 1964, io lavoravo presso la Filiale di Borgone di Susa
(Torino) come Vice Direttore e, come di consueto, in quel giorno prefestivo avremmo
dovuto svolgere orario ridotto con uscita alle 13,30.
Era un periodo travagliato per la valle in quanto il Cotonificio Valle di Susa,
importante azienda locale era stato posto in stato fallimentare, il suo proprietario era
fuggito in Libano e i dipendenti, in maggioranza abitanti della zona, erano da mesi
senza stipendio.
Verso le ore 13, preceduto da una telefonata, arrivò in filiale un funzionario del
Servizio Organizzazione per confermare che il curatore fallimentare aveva finalmente
autorizzato il pagamento a tutto il personale di un acconto sulle spettanze dovute!
Che fare? Si trattava di 150-160 persone che con quei soldi avrebbero vissuto più
serenamente il Natale. Ci organizzammo per continuare il lavoro ad oltranza e, non
appena ricevuti i soldi dalla Cassa Centrale, iniziammo i pagamenti.
Per necessità del curatore i dipendenti dovevano essere identificati, firmare tre
tipi diversi di dichiarazione e passare alla cassa a riscuotere; fu un lavoro intenso e
frenetico ma infine, verso la mezzanotte, riuscimmo a terminare.
Ricordo che verso le 23 ci telefonò il Direttore Generale Dr. Rota per ringraziarci
della disponibilità e abnegazione dimostrate e per augurarci Buon Natale (erano
altri tempi!). Dopo una quadratura abbastanza approssimativa brindammo con lo
spumante ed andammo a casa. (io mi limitai solo a salire le scale perché abitavo, con
mia moglie, sopra la filiale).
Confesso che ero stanco ma contento, per me era un bellissimo Natale!
Mario Volante
1963 - IV CENTENARIO - 133