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10% del valore dei Buoni collocati dall’intero sistema bancario italiano. Tutto ciò
               a testimonianza della capacità di intermediazione finanziaria da parte delle Filiali,
               senza intaccare peraltro la quota di mercato già acquisita nella raccolta.
                  L’accorto spostamento di una parte dei risparmi detenuti dalla clientela, dal
               deposito bancario all’impiego in titoli su livelli più remunerativi, costituiva del
               resto una significativa forma di qualificata assistenza finanziaria. Quest’ultima non
               era altro che la puntuale attuazione  di una concezione della banca finalizzata non
               soltanto all’esercizio delle tradizionali attività, bensì all’offerta di un complesso di
               servizi integrati, che trasformavano l’azienda di credito in vero e proprio “consulente
               finanziario” a beneficio dell’operatore famiglia.


                  4. I punti fermi degli impieghi creditizi in un contesto di profonde in-
               certezze sulla ripresa produttiva


                  L’attività di impiego dell’Istituto nel corso dell’anno si svolse in un quadro gene-
               rale caratterizzato da notevoli apprensioni sull’evoluzione della ripresa produttiva.
               I vincoli all’espansione dei crediti, necessari per mantenere tale dinamica sotto
               controllo, influenzarono in modo determinante l’operatività bancaria. Cionono-
               stante, gli impieghi creditizi dell’Istituto raggiunsero nel 1978 i 7.072 miliardi
               di lire (+14,8%), nel cui ambito quelli dell’Azienda Bancaria superarono i 3.591
               miliardi, pari a una crescita dell’11%.
                  Punti fermi, nello sviluppo dell’attività creditizia, furono in particolare l’atten-
               ta e scrupolosa selezione della clientela, la preferenza delle cosiddette operazioni
               finalizzate (smobilizzo di portafoglio e finanziamenti import-export) e la speciale
               attenzione al sostegno delle piccole e medie imprese. Naturalmente, non venne
               fatto mancare l’appoggio ai grandi gruppi industriali, quali operatori  peculiari di
               sviluppo degli investimenti e di occupazione delle risorse umane. Complessivamente
               si può comunque affermare che nell’anno la situazione si evolse in modo positivo,
               lasciandosi alle spalle la drammatica crisi del biennio 1974-1975.


                  5. La vigorosa dinamica dell’intermediazione con l’estero a sostegno
               delle esportazioni


                  L’attività del San Paolo volta al finanziamento e al regolamento delle transazioni
               con l’estero si era sviluppata in misura considerevole nel corso degli ultimi anni,




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