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impiego dell’Istituto poté ulteriormente esprimersi in direzione di una sempre più
               attenta diversificazione e selezione dei finanziamenti, con un particolare impegno
               volto a sostenere la crescita dimensionale e tecnologica delle imprese minori.
                  Di rilievo, nel 1981, furono anche i risultati del Gruppo che videro la raccolta
               complessiva raggiungere i 26.419 miliardi, con un incremento di 3.870 miliardi
               rispetto all’anno precedente, e gli impieghi raggiungere i 13.433 miliardi con un
               incremento di 1.846 miliardi.


                  3. La prima emissione internazionale del San Paolo in ECU


                  Il 1981 fu caratterizzato dalla tendenza al miglioramento della componente
               non petrolifera della bilancia commerciale, nonché dall’eccezionale afflusso di
               capitali a medio e lungo termine e di crediti commerciali, indotti questi ultimi
               dall’obbligo – allora istituito – del contestuale deposito in lire, previo e infrut-
               tifero, a fronte di acquisti di valuta. In tale contesto si rafforzò ulteriormente
               l’impegno dell’Istituto volto a sostenere adeguatamente l’azione delle imprese
               italiane proiettate sui mercati esteri. Un ruolo determinante in questo senso fu
               svolto dalle Filiali, grazie al proprio insediamento strategico sulle più importanti
               piazze finanziarie mondiali.
                  Al fine di accrescere ulteriormente l’ammontare di risorse destinate al sostegno
               di imprese medie e minori, nel mese di maggio l’Istituto assunse nel mercato in-
               ternazionale un prestito dell’importo di 80 milioni di dollari da un consorzio di
               importanti organismi creditizi internazionali. Beneficiando del primario standing
               conseguito in tale operazione, venne poi realizzata attraverso  la Sezione Opere
               Pubbliche la prima emissione internazionale del San Paolo, distintasi per essere
               anche la prima operazione di un organismo creditizio italiano, denominata e
               pagabile in ECU,   moneta scritturale introdotta dal Consiglio Europeo nel 1978
               come “unità di conto europea”. ECU era appunto l’acronimo di Eurepean Currency
               Unit. Ma, al di là della spiegazione tecnica qui  ripetuta per comodità di lettura,
               l’occasione è propizia per tornare indietro di appena due anni in questa nostra
               narrazione. Merita infatti una particolare sottolineatura la circostanza che già nel
               1979 la Sezione Opere Pubbliche ebbe a che fare con l’ECU, con l’emissione di
               obbligazioni ancorate alla quotazione lira/ECU, che garantiva l’indicizzazione del
               capitale e del rendimento. Un’altra conferma, se ce ne fosse bisogno, della costante
               vocazione del San Paolo a essere antesignano nel proprio ruolo istituzionale.




                                    1981 - L’AMPLIAMENTO STRATEGICO  DELLE PARTECIPAZIONI - 261
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