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2. La consueta progressione della raccolta e degli impieghi nonostante la
               difficile congiuntura


                  Nel 1982 l’Istituto attuò una strategia aziendale coerente con le indicazioni di
               medio periodo dette sopra, consolidando il ruolo di banca operante in pressoché
               tutto il territorio nazionale, e precisamente in 17 regioni su 20, mancando ancora
               le regioni Trentino, Abruzzi e Molise e Calabria.
                  Nei confronti della clientela, risparmiatrice o prenditrice di fondi, venne
               perseguita la politica di un sistema di tassi trasparenti per consolidare l’imma-
               gine di “banca dell’utilizzatore”. L’Istituto infatti, sulla base di un criterio di
               comportamento adottato da diversi anni,  fu la prima banca italiana a fissare il
               tasso debitore massimo “top rate” nella misura di 4 punti sopra il “prime rate”.
                  Nel quadro di queste linee operative, la raccolta globale del San Paolo conseguì,
               a fine dicembre 1982, un incremento del 26,1% rispetto all’anno precedente,
               raggiungendo i 28.552 miliardi di lire.
                  A loro volta, gli impieghi creditizi globali dell’Istituto fecero segnare un in-
               cremento del 18,6%, raggiungendo a fine anno l’ammontare di 13.741 miliardi,
               con un rapporto tra sofferenze e crediti di livello inferiore a quello del sistema
               nel suo complesso.
                  Queste favorevoli risultanze furono l’espressione dell’impegno dedicato sia
               nell’orientamento della domanda di credito verso le più opportune forme tec-
               niche sia nella sistematica adozione di efficaci metodologie di valutazione della
               capacità di credito della clientela. Altro significativo risultato fu il miglioramento
               nella posizione di classifica delle migliori banche italiane, stilata dal giornale “Il
               Mondo” che vide l’Istituto salire al 5° posto assoluto.


                  3. I notevoli risultati delle due Sezioni e il boom dei mutui per la
               “prima casa”


                  Particolarmente lusinghieri furono i risultati raggiunti dalle due Sezioni. Il
               Credito Fondiario stipulò mutui fondiari e edilizi per 626 miliardi di lire con
               un incremento del 26% rispetto al 1981. Tra gli interventi ordinari, particolare
               attenzione fu rivolta al finanziamento della prima casa in proprietà che rappresentò
               oltre il 90% dei mutui stipulati. Anche la Sezione Opere Pubbliche conseguì
               risultati notevoli, collocandosi ai primi posti nel sistema sia per il numero sia




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