Page 377 - demo
P. 377
di prodotti e servizi destinati al segmento retail. Inoltre, nel suo ambito vennero
realizzate due importanti innovazioni: l’introduzione della figura del gestore unico
di portafoglio della clientela e la revisione del processo di erogazione e controllo del
credito. L’Area Investment Banking, oltre a completare la concentrazione di tutte le
attività di capital market del Gruppo in Banca IMI, avviò la prima fase di un progetto
triennale di crescita dei canali distributivi innovativi (un servizio di trading on line
tramite @IMIWEB), per il quale era previsto un investimento di 250 milioni di
euro con l’obiettivo di acquisire 500.000 clienti on line. Nell’ambito dell’Area Large
Corporate, preposta al presidio dei rapporti con le imprese italiane e estere di grandi
dimensioni, vennero perfezionati i sistemi di erogazione del credito mediante l’ado-
zione di rating interni e di criteri di pricing corretti per rischio e capitale assorbito.
5. La crescita strategica degli investimenti partecipativi fino a raddop-
piarne la consistenza
Allo sviluppo per linee interne, si affiancarono nel 1999 importanti iniziative di
crescita per linee esterne attraverso accordi e investimenti partecipativi di carattere
strategico. Questi ultimi riguardarono nuove operazioni per complessivi 1.675
milioni di euro, che portarono al raddoppio della consistenza totale delle parteci-
pazioni, attestatasi a 3.347 milioni. Particolarmente significative furono:
- l’operazione Cassa di Risparmio di Firenze (400 sportelli circa prevalentemente
in Toscana). Con la relativa Fondazione (Ente C.R. di Firenze) era stato definito
un accordo per l’acquisto di una quota del 15% della Cassa, che si aggiungeva
all’interessenza del 4,1% detenuta nella stessa. La partecipazione si inseriva in
un ampio progetto di partnership strategica e industriale nel settore del risparmio
gestito e nell’area corporate; alleanza che era stata inoltre sancita dall’acquisizione
da parte della Fondazione di una quota del 2% del capitale di Sanpaolo IMI;
- l’operazione INA/Banco di Napoli che riguardò l’aumento dal 3% al 9,2%
della partecipazione in INA. L’acquisizione era propedeutica alla formulazione
di un’intesa volta a rendere possibile l’aggregazione tra Sanpaolo IMI e Banco
di Napoli (730 sportelli);
- investimenti in banche estere, di cui il più significativo riguardò il Banco San-
tander Central Hispano con l’aumento della quota dallo 0,46% al 2%, salita
ulteriormente al 2,8% nei primi mesi del 2000.
Nel corso dell’anno era stata inoltre perfezionata la scissione di una rilevante
376 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006