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della rete Filiali e la loro specializzazione sui segmenti di clientela (privati e piccoli
operatori economici da un lato e piccole e medie imprese dall’altro) nonché il con-
solidamento della rete dei promotori finanziari. Il numero degli sportelli raggiunse
così 2.212 unità in Italia e 95 all’estero, mentre si mantenne pressoché stabile il
numero dei promotori finanziari (5.500 circa). Nell’ambito del progetto finalizzato
alla realizzazione di un modello distributivo multicanale, vennero rilasciate alla clien-
tela funzionalità dispositive e rendicontative attraverso internet e telefono. Anche
nel settore dei servizi finanziari alla clientela venne sviluppata l’offerta attraverso gli
strumenti di banca elettronica, concentrando l’operatività dei promotori finanziari
sulle attività a maggior valore aggiunto.
Quanto alla gestione delle risorse umane, proseguirono le iniziative di raziona-
lizzazione e qualificazione degli organici, anche attraverso programmi di incenti-
vazione all’esodo volontario. Le politiche perseguite non mancarono di considerare
gli obiettivi di sviluppo commerciale nei settori a maggiore potenzialità reddituale
(wealth management e personal financial services in particolare), mentre, sotto il profilo
retributivo, si attuò un utilizzo crescente delle forme di incentivazione collegate al
raggiungimento dei risultati: ciò consentì una progressiva riduzione del peso delle
componenti fisse (quindi una maggiore flessibilità) e il raffreddamento della crescita
complessiva delle spese per il personale.
A fine anno, l’organico del Gruppo risultò costituito da 35.028 dipendenti,
di cui 20.228 della Capogruppo, con una diminuzione di 701 unità rispetto al
precedente esercizio.
9. I soddisfacenti risultati operativi, economici e patrimoniali nonostante
la difficile situazione di mercato
In un contesto economico di perdurante debolezza, nel 2001 il Gruppo riuscì
a mantenere pressoché invariati, con un piccolo incremento dello 0,4%, i volumi
delle attività finanziarie della clientela, pari a 305,4 miliardi di euro, nonostante
il sensibile calo (-2,3%) registrato nel settore del risparmio gestito che si attestò a
126 miliardi di euro. Una discesa conseguente al negativo andamento dei mercati
finanziari, che risultò peraltro ampiamente compensato dai nuovi flussi di raccolta
diretta realizzati dalle reti distributive (+2,5% con una consistenza totale di 106,8
miliardi di euro). Gli impieghi creditizi, pari a 94 miliardi di euro, segnarono invece
una flessione dello 0,9%, particolarmente marcata nel comparto dei finanziamenti a
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