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2006. Naturalmente, per meglio comprendere quanto verrà esposto in prosieguo,
               non possiamo esimerci dal raccomandare ai lettori di prendere visione di quella che
               fu la struttura con cui il San Paolo fu integrato nel nuovo Gruppo Intesa Sanpaolo
               (ved. alla fine del Capitolo).
                  Come corollario, a dimostrazione dell’unicità dell’evento di cui diamo conto,
               evidenziamo anche un aspetto formale (del resto, come  sappiamo, quando è il
               caso com’è questo, la forma è sostanza). Ci riferiamo alle pubblicazioni di bilancio
               presentate dalle due banche per l’anno 2006. Cominciamo da quella del San Paolo,
               rappresentata da un  volume con la copertina col titolo in alto  “SANPAOLO IMI
               BILANCIO 2006”  e col nuovo logo in basso INTESA SANPAOLO  (con questi due
               nomi posti ai lati del riquadro dei tre ponti, che figurava a sinistra nella precedente
               denominazione costituita da “BANCA INTESA”). Fu questo  l’ultimo volume col logo
               del San Paolo, una banca di quasi quattro secoli e mezzo (ma non li dimostrava); ma
               un volume particolare, unico nel suo genere, perché era contenuto in un cofanetto
               in cartoncino plastificato, insieme a un altro volume. Qui un attimo di suspense non
               guasta, per rendere omaggio a una creatività, che – non abbiamo alcuna difficoltà a
               credere – accompagnerà la nuova navicella spaziale. Il volume, su cui ora ci soffermia-
               mo, recava infatti il titolo “BANCA INTESA BILANCI 2006” preceduto dal riquadro
               dei tre ponti  e in basso il logo INTESA SANPAOLO, come nel volume di cui  sopra.
               Diciture, come si vede, più che scontate, ma che per tipo e grandezza dei caratteri
               del logo risultarono del tutto armoniche, in linea con la nuova parola “integrazione”
               usata per definire la “fusione per incorporazione” del San Paolo in Banca Intesa.
               Tutto ciò non può che far pensare a una più che plausibile idea del cofanetto, come
               espressione tangibile di una continuità, nell’unità, dei due campioni in argomento.

                  2. I tratti salienti dell’integrazione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa


                  È indubbio che, con la fusione di Sanpaolo IMI in Banca Intesa, si affacciò
               nel settore bancario un nuovo protagonista in Italia e in Europa. L’operazione,
               approvata dalle rispettive Assemblee straordinarie con le successive autorizzazioni
               delle autorità competenti, venne perfezionata il 28 dicembre 2006 mediante la sti-
               pulazione dell’atto di fusione, con effetti giuridici, contabili e fiscali dal 1° gennaio
               2007. Data, già citata nel paragrafo precedente, che segnò un evento veramente
               epocale nel mondo bancario, se nella relazione di bilancio del San Paolo venne così
               commentato: <<La fusione dei due Gruppi rappresenta un evento particolarmente si-




                                                  2006 - L’ULTIMO BILANCIO DEL SAN PAOLO - 429
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