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gnificativo per il settore bancario e il sistema economico italiano, creando un’operazione
di primaria rilevanza in grado di competere nel comparto dei servizi finanziari a livello
europeo, ponendo le basi per un ulteriore processo di crescita e offrendo una eccezionale
possibilità di creazione di valore per gli azionisti. Banca Intesa e San Paolo IMI sono
portatori di un patrimonio di storia, di cultura bancaria e di esperienza unici in Italia;
l’integrazione presenta pertanto un basso rischio di esecuzione e consente di sfruttare al
meglio le migliori potenzialità singolarmente esprimibili.>>
Naturalmente, si trattava di prospettive fondate sulle potenzialità derivanti dal-
la fusione, quali in particolare: l’elevata complementarietà territoriale di una rete
ben distribuita sul territorio nazionale, l’aumento dell’efficienza operativa, grazie
alle economie di scala consentite dalle nuove dimensioni raggiunte e la notevole
compatibilità dei modelli di business e organizzativi.
3. L’avvio della realizzazione del Grattacielo a Torino
Va da sé che, dopo aver dato la doverosa priorità informativa alla fusione di San
Paolo in Banca Intesa, non poteva mancare un’altra chicca che riportiamo dalla rela-
zione di bilancio del San Paolo, quale importante evento del 2006, tanto per la banca
che per Torino: il primo passo per la realizzazione dell’ormai notorio Grattacielo:
<<In data 3 marzo 2006 è stato sottoscritto da SANPAOLO IMI e dal Comune di Torino
il contratto preliminare di compravendita di un’area edificabile in prossimità del centro
storico della città. Su tale area, in posizione strategica nel piano di sviluppo urbanistico,
SANPAOLO IMI realizzerà un nuovo centro, dove saranno ubicate strutture direzionali
e amministrative. Al termine del mese di giugno 2006 è stato scelto per la costruzione di
tale centro il progetto di Renzo Piano, tra le proposte di sei architetti di fama mondiale.
Nella seconda parte dell’esercizio, sono proseguite le attività contrattualmente previste
per la realizzazione del nuovo edificio e delle relative attività collaterali.>>
4. La dimensione del nuovo Gruppo risultante dall’aggregazione
Proseguendo nell’informativa sull’aggregazione, che tenne banco nella relazione
del bilancio 2006 del Sanpaolo IMI, appare meritevole di trascrizione il seguente
ulteriore commento: <<Il nuovo Gruppo si colloca tra i primi gruppi bancari dell’area
euro, con una capitalizzazione di mercato di circa 75 miliardi di euro a inizio 2007.
In Italia occupa una posizione di leader, con quote di mercato mediamente del 20%
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