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8.1953
IL RUOLO DI BANCA CON FINALITA’ DI
PUBBLICO INTERESSE
1. La continuità della ripresa dell’economia italiana e lo stop alla con-
correnza sfrenata tra le banche
Nel 1953 l’Italia, dopo la fase di assestamento verificatasi nell’anno precedente,
ebbe una graduale ripresa delle attività economiche. Il reddito nazionale lordo non
solo aumentò del 7% rispetto al 1952, ma fu superiore anche agli incrementi realiz-
zati nello stesso periodo negli altri paesi europei. A tale crescita contribuì soprattutto
il settore industriale, che vide la nascita dell’ENI – Ente Nazionale Idrocarburi.
Ottimi risultati conseguirono pure l’attività agricola e il commercio con l’estero
con un netto miglioramento del disavanzo commerciale, anche a seguito dell’avvio
a livello europeo del mercato comune del carbone e dell’acciaio.
Sul piano finanziario persistette una buona liquidità e l’andamento dei prezzi si
confermò stabile; fattori che favorirono la propensione al risparmio, nonostante la
situazione di anormalità della forte concorrenza bancaria, perdurante da tempo. Nel
corso dell’anno si acuì a tal punto che rivelò la sua pericolosità alle stesse aziende
di credito che ne erano maggiormente responsabili, inducendole a dare ascolto al
monito dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per disciplinare le condizioni di
operatività bancaria.
Del resto, il settore creditizio rivestiva, e ha tuttora, una tale delicatezza per
le ripercussioni sulla vita socio-economica del Paese, che la relativa competitività
non poteva essere lasciata all’iniziativa scoordinata delle singole banche. Apparve
quindi preferibile, analogamente a quanto avveniva già nella maggior parte degli
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