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altri paesi, adottare una generale regolamentazione per evitare perturbazioni nel
          settore. Si pervenne così a fine anno, pur dopo difficoltose trattative, a un accordo
          volontario, che rappresentò la premessa per una nuova regolamentazione sanzionata
          dai superiori Organi di Vigilanza.


            2. L’affermazione nel ruolo di banca operante nel pubblico interesse


            Anche nel periodo di esagerata concorrenza bancaria, il San Paolo non si era
          discostato dal suo usuale comportamento, evitando di rincorrere una massa fidu-
          ciaria a costi del tutto antieconomici. Poiché non aveva per statuto finalità di lucro,
          operava a esclusivo vantaggio della clientela, sia nella raccolta sia negli impieghi.
          Teneva perciò costantemente  presente il contenimento dei costi anche mediante
          un’efficiente organizzazione, per offrire i propri servizi soprattutto nelle operazione
          attive a condizioni eque e con un’accurata selezione degli affidati. Di conseguenza la
          sua attività proseguì con un ritmo confortante, costantemente improntato alla serietà
          e prudenza nell’amministrazione. Atteggiamento percepito favorevolmente dalla
          clientela, che vide nell’Istituto un ente operante con prevalenti finalità di pubblico
          interesse e dal quale esulava ogni intendimento di ordine meramente speculativo.
            Di fatto, gli incrementi dei mezzi amministrati (depositi, c/c di corrisponden-
          za e cartelle fondiarie collocate) trovarono un esteso reinvestimento, pur con la
          consueta salvaguardia di una larga liquidità e col vaglio di accurate istruttorie.
          Negli investimenti l’Istituto riservò un doveroso riguardo anche alle occorrenze
          delle Amministrazioni provinciali e comunali, secondo le forme e i limiti statutari,
          confermando la pronta sensibilità per quelle particolari necessità di credito che
          trovavano una limitata rispondenza nel settore bancario.
            Proseguì in particolare con andamento lusinghiero l’attività della Sezione Cre-
          dito Fondiario,  favorita dal cospicuo afflusso di nuove domande di mutuo e dal
          persistente facile collocamento delle cartelle sul mercato, grazie alla stabilità della
          loro quotazione. Tenendo presenti le finalità di pubblico interesse che il “credito
          fondiario” doveva assolvere nel periodo per la ricostruzione e il rinnovamento edili-
          zio, ogni riguardo fu riservato ai mutui di importo modesto destinati alla creazione
          della piccola proprietà immobiliare, anche se, sotto il profilo meramente economico,
          erano meno redditizi delle concessioni di grande rilevanza.
            Nel fluire delle stagioni del San Paolo, il 1953 fu, con molta probabilità, un
          anno segnato dalla forte affermazione dell’Istituto come banca al servizio del bene




          68 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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