Page 65 - demo
P. 65
realizzando – sia nella raccolta dei depositi e negli impieghi sia nella gestione delle
attività amministrative in rapporto ai costi – indici lusinghieri rispetto a quelli
medi nazionali.
Al tempo stesso, per venire incontro alle esigenze particolari delle medie e piccole
aziende, il San Paolo consolidò ulteriormente la partecipazione all’Istituto Piemontese
per il Finanziamento alle medie e piccole industrie, costituitosi nel dicembre del
1951, e partecipò all’aumento di capitale dell’Istituto Federale di Credito Agrario
per il Piemonte e la Liguria.
3. La prima riclassificazione delle Filiali dal 1933
Nel corso dell’anno fu attuata la riclassificazione delle Filiali dell’Istituto, con
lo scopo di conferire a ciascun punto operativo un rango adeguato all’importanza
delle posizioni acquisite e del movimento espletato. Tali e tante erano state le va-
riazioni intervenute dall’ultima classificazione, risalente al 1933, che essa non era
più aderente alla situazione di fatto.
Data l’importanza della classificazione delle dipendenze, soprattutto ai fini della
corrispondenza di livello tra Filiale e Dirigente preposto, con le collegate determi-
nazioni dei gradi del relativo Personale e conseguenze di ordine morale e materiale,
venne adottata una classificazione improntata a criteri di assoluta obiettività. Dopo
la riclassificazione, la rete delle Filiali risultò articolata in 4 Sedi (Torino, Genova,
Milano e Roma) con 22 Agenzie di città, più 22 Succursali, 92 Agenzie e un Ufficio
di rappresentanza nelle altre zone servite dall’Istituto.
4. Il nuovo Regolamento per il Personale con norme premianti
In parallelo con la riclassificazione delle Filiali, entrò in vigore dal 1° agosto
il nuovo Regolamento per il Personale in sostituzione del precedente, anch’esso
risalente al 1933. Col nuovo Regolamento si poté procedere a un aggiornamento
dei quadri dei vari gradi in rapporto allo sviluppo assunto dall’attività dell’Istituto.
Si realizzò inoltre un’ampia sistemazione del Personale di ogni funzione e grado,
da cui discese l’accoglimento delle aspirazioni di numerosi dipendenti e insieme la
premessa di un più efficiente coordinamento di lavoro.
Il nuovo Regolamento riformò totalmente anche il trattamento di liquidazio-
ne, riservando ai dipendenti collocati a riposo una liquidazione in contanti e un
vitalizio reversibile di notevole importo, tale da assicurare una serena esistenza ai
dipendenti in pensione.
64 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006