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realizzando – sia nella raccolta dei depositi e negli impieghi sia nella gestione delle
          attività amministrative in rapporto ai costi – indici lusinghieri rispetto a quelli
          medi nazionali.
            Al tempo stesso, per venire incontro alle esigenze particolari delle medie e piccole
          aziende, il San Paolo consolidò ulteriormente la partecipazione all’Istituto Piemontese
          per il Finanziamento alle medie e piccole industrie, costituitosi nel dicembre del
          1951, e  partecipò all’aumento di capitale dell’Istituto Federale di Credito Agrario
          per il Piemonte e la Liguria.
            3. La prima riclassificazione delle Filiali dal 1933
            Nel corso dell’anno fu attuata  la  riclassificazione delle  Filiali dell’Istituto, con
          lo scopo di conferire a ciascun punto operativo un rango adeguato all’importanza
          delle posizioni acquisite e del movimento espletato. Tali e tante erano state le va-
          riazioni intervenute dall’ultima classificazione,  risalente al 1933, che essa non era
          più aderente alla situazione di fatto.
            Data l’importanza della classificazione delle dipendenze, soprattutto ai fini della
          corrispondenza di livello tra Filiale e Dirigente preposto, con le collegate determi-
          nazioni dei gradi del relativo Personale e conseguenze di ordine morale e materiale,
          venne adottata una classificazione improntata a criteri di assoluta obiettività. Dopo
          la riclassificazione, la rete delle Filiali risultò articolata in 4 Sedi (Torino, Genova,
          Milano e Roma) con 22 Agenzie di città, più 22 Succursali, 92 Agenzie e un Ufficio
          di rappresentanza nelle altre zone servite dall’Istituto.


            4. Il nuovo Regolamento per il Personale con norme  premianti


            In parallelo con la riclassificazione delle Filiali, entrò in vigore dal 1° agosto
          il nuovo Regolamento per il Personale in sostituzione del precedente, anch’esso
          risalente al 1933. Col nuovo Regolamento si poté procedere a un aggiornamento
          dei quadri dei vari gradi in rapporto allo sviluppo assunto dall’attività dell’Istituto.
          Si realizzò inoltre un’ampia  sistemazione del Personale di ogni funzione e grado,
          da cui discese l’accoglimento delle aspirazioni di numerosi dipendenti e insieme la
          premessa di un più efficiente coordinamento di lavoro.
            Il nuovo Regolamento riformò totalmente anche il trattamento di liquidazio-
          ne, riservando ai dipendenti collocati a riposo una liquidazione in contanti e un
          vitalizio reversibile di notevole importo, tale da assicurare una serena esistenza ai
          dipendenti in pensione.




          64 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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