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pubblico, che si fregiava già nella denominazione (Istituto Bancario San Paolo di
               Torino – Istituto di Credito di Diritto Pubblico) della propria appartenenza a Torino.
               Alla Torino operosa di cui era la “banca” per antonomasia. “La banca di Torino”
               appunto, con un collegamento alla città pressoché simbolico. Per associazione di
               idee, non può il 1953 passare inosservato, dal momento che ebbe la triste ventura
               di essere stato  l’anno infausto in cui, a causa di un fortissimo nubifragio, crollò la
               guglia della Mole Antonelliana: una grave ferita all’immagine simbolo di Torino.


                  3. La straordinaria crescita operativa  determinante per la futura espan-
               sione territoriale


                  Il risparmio affidato all’Istituto, considerata la massa dei depositi e conti correnti
               di corrispondenza creditori e delle cartelle fondiarie in circolazione, ammontò al ter-
               mine dell’esercizio a ben 91 miliardi di lire (+ 16% rispetto all’esercizio precedente).
               Parallelamente, estesi reinvestimenti  trovarono gli incrementi della massa fiduciaria,
               con impieghi che nel 1953 raggiunsero  l’ammontare di 63 miliardi. Importi indub-
               biamente notevoli per l’epoca e che assunsero un rilievo particolare in relazione alla
               limitata zona di attività dell’Istituto. Era allora circoscritta al Piemonte, a Genova,
               alla riviera ligure di ponente e alla provincia di Pavia, con Filiali staccate sulle piazze
               di Roma e Milano dove un’azienda di credito importante per l’economia del Paese,
               quale stava divenendo il San Paolo, non poteva mancare.
                  D’altro canto, l’Istituto aveva assunto carattere prevalentemente interregionale gra-
               zie alla fiducia riposta dalla clientela per i criteri di assoluta prudenza nell’erogazione
               del credito e di  completezza dei servizi offerti. Apparve perciò all’Istituto fortemente
               augurabile che gli Organi centrali di Vigilanza gli consentissero di operare in zone ove
               la sua presenza risultava ripetutamente e autorevolmente auspicata. Ciò ovviamente
               nel quadro della necessaria disciplina degli sportelli bancari, specie in relazione allo
               storico legame del San Paolo a una ben determinata zona di gravitazione, a differenza
               di altre aziende di credito che tradizionalmente operavano in altre regioni o avevano
               un’importanza nazionale, difficilmente conciliabile con la loro presenza in piccoli centri.


                  4. La continuità della singolare spinta in alto dei Fondi Patrimoniali


                  In continuità con l’esercizio precedente, molto lusinghieri furono i risultati eco-
               nomici dell’esercizio 1953. Consentirono infatti uno straordinario incremento dei




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