Page 63 - demo
P. 63
5. Il soddisfacente livello dei risultati economici e patrimoniali dell’Istituto
I risultati economici e patrimoniali dell’esercizio 1951 furono all’incirca simili a
quelli rilevati per il 1950 e considerati perciò soddisfacenti, tenendo anche conto del
sensibile incremento verificatosi sia nelle spese per il personale sia soprattutto per le
spese incontrate nell’anno per lavori straordinari di assestamento di locali. Non solo:
ma anche per aver ammortizzato per intero gli acquisti di nuovi stabili e stanziato
un cospicuo accantonamento al fondo di riserva straordinario. Stanziamento che
ormai era divenuta una costante dei prudenziali criteri di formazione del bilancio.
In dettaglio, l’Azienda Bancaria e la Sezione Credito Fondiario registrarono, dopo
i consueti accantonamenti di massima prudenza, un utile netto rispettivamente di
32 milioni di lire (+4.%) e di 17 milioni (+89%). I rispettivi Fondi Patrimoniali,
dopo gli accantonamenti a riserve e l’assegnazione della quota statutaria dell’utile,
raggiunsero l’ammontare di 843 milioni (+ 14 %) e di 94 milioni (+22%).
Il MUTUO FONDIARIO
Completata l’istruttoria tecnico/legale ed iscritta l’ipoteca tramite
il contratto condizionato (in seguito: preliminare), si perveniva alla sti-
pulazione del contratto definitivo (in seguito: atto di erogazione) con il
versamento dell’importo mutuato. In quel momento venivano emesse le
cartelle fondiarie per un importo nominale uguale a quello del mutuo.
Immediatamente negoziate al prezzo di borsa corrente in quel momento
(inizialmente 98,50%) per il cosiddetto “scarto cartelle”, il controvalore
veniva accreditato al mutuatario il quale, dal successivo 1 gennaio o 1
luglio, iniziava il rimborso pluriennale mediante rate costanti formate da:
rimborso capitale, quota interessi e diritto di commissione. Solo alla fine
degli anni ’50 iniziarono le erogazioni in contanti per i mutui edilizi.
Tullio Verro
62 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006