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con due direttrici di non minore importanza: servire meglio il cliente e consentire
               ai dipendenti, affrancati da operazioni manuali ripetitive, di crescere sotto i profili
               relazionali e professionali e perciò di dedicarsi alle interrelazioni cliente-banca con
               particolare cura dei rapporti umani e maggiore professionalità. E di conseguenza, con
               reciproca soddisfazione del cliente e del dipendente, oltreché per l’azienda.


                  8. Risultati economici di rilievo con encomio al Direttore Generale: una
               novità esemplare


                  Il 1966, nonostante le poche luci e le tante ombre dell’economia, consegnò al
               San Paolo risultati che vennero considerati soddisfacenti, sulla base delle azioni in-
               cisive dispiegate, sia dal lato della raccolta sia da quello degli impieghi e dei servizi.
               L’Istituto chiuse infatti il bilancio con un utile netto di 1.804 milioni. A loro volta
               i Fondi Patrimoniali dell’Istituto raggiunsero 14,7 miliardi, a seguito dei consueti
               accantonamenti e dopo le assegnazioni statutarie dell’utile netto. La quota di utile,
               a disposizione del Consiglio di Amministrazione, da erogare per scopi  filantropici,
               benefici, culturali e di  pubblica utilità venne determinata, in aderenza alle dispo-
               sizioni statutarie, in 795 milioni di lire.
                  Ma la più importante novità che il 1966 avrebbe consegnata alla memoria, per
               i suoi riflessi umani e professionali alla luce dei valori di cui la presente storia vuole
               essere testimonianza, scaturì nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 27
               aprile 1967, come attesta il verbale: “A conclusione del commento sui Bilanci relativi
               all’anno 1966, il Presidente si dichiara particolarmente lieto di rinnovare le espressioni
               di lode che, in analoghe circostanze, ebbe a rivolgere al Direttore Generale dott. Rota. Si
               tratta di un riconoscimento veramente doveroso da parte di chi, quotidianamente ed in
               ogni occasione, ha modo di constatare quanto appassionata competenza ponga il dott.
               Rota nell’espletamento delle sue impegnative mansioni. Il San Paolo in questi ultimi
               anni (è un fatto unanimemente riconosciuto all’interno ed all’esterno dell’Istituto) ha
               progredito ed ampliato la sua azione in modo del tutto eccezionale.
                  Fattore di primaria importanza in questo progresso, che non ha precedenti nella storia
               dell’Ente, è la capace opera del suo Direttore Generale. Modifiche strutturali dimostra-
               tesi nella loro attuazione veramente positive, iniziative di varia natura che sono valse
               a delineare sempre più e sempre meglio quel carattere di Ente propulsore dell’economia
               nelle zone dove  agisce e che deve essere peculiare caratteristica del San Paolo, hanno
               avuto, attraverso l’opera attenta ed intelligente del dott. Rota, quelle realizzazioni di




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