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più rigidi criteri prudenziali suggeriti dalla tecnica e dall’esperienza. Erano in fondo
          quelli che tanto continuavano a contribuire al rafforzamento della fiducia goduta
          presso i risparmiatori.
            I Fondi Patrimoniali dell’Istituto, a seguito dei consueti accantonamenti e dopo
          l’assegnazione della quota statutaria dell’utile netto,  ammontarono a L. 17,8 miliardi.
          Continuavano inoltre a essere indicati per il valore simbolico di una lira il complesso
          degli immobili e il totale delle attrezzature, in quanto si provvedeva all’ammorta-
          mento integrale dei relativi costi nel corso dello stesso esercizio di acquisizione.
            La quota di utile a disposizione del Consiglio di Amministrazione per erogazioni
          a fini filantropici e benefici, culturali e di pubblica utilità, secondo le disposizioni
          statutarie, venne determinata in 861 milioni di lire. Rappresentava il concreto
          concorso  del San Paolo alle multiformi necessità individuali e collettive meritevoli
          di assistenza. A tali erogazioni si aggiungevano i notevoli interventi con redditi
          propri a cura dell’Ufficio Pio e dell’Educatorio Duchessa Isabella, i  due Enti be-
          nefici dell’Istituto.











































          176 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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