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annunciò la sospensione della convertibilità del dollaro in oro e introdusse una
          sovrattassa del 10% sulle importazioni negli Stati Uniti. La decisione rischiava però
          di provocare il caos nell’economia mondiale, che veniva a trovarsi improvvisamente
          senza un sistema monetario internazionale.  Fu così che nel dicembre dello stesso
          anno, i rappresentanti del Gruppo dei 10 paesi più influenti (il cosiddetto G 10) si
          riunirono a Washington, presso lo Smithsonian Institute. Ne nacque il cosiddetto
          “Smithsonian Agreement”, un nuovo accordo con il quale si decise una svalutazione
          del dollaro del 7,9%, fissando un cambio di 38 dollari per oncia d’oro. Vennero
          anche modificati i tassi di cambio tra le altre monete e si stabilì una banda di
          oscillazione del 2,25% attorno alle nuove parità. Infine, fu abolita la nuova tassa
          americana sulle importazioni.
            Quel giorno finì l’epoca, di soddisfacente equilibrio finanziario, dello “standard
          oro-dollaro”.


            2. Lo sviluppo della rete operativa nazionale


            Il numero dei punti operativi dell’Istituto aumentò sia a seguito di nuove aper-
          ture sia per l’incorporazione di alcune piccole aziende di credito. In particolare,  nel
          corso del 1971 furono assorbite la Banca di Depositi e Sconti di Milano e la Banca
          Fiorentina di Credito e fu acquisito il controllo del Banco G. & A. F.lli Santi Spa
          di Bologna. Con le due ultime operazioni il San Paolo estese il suo raggio di azio-
          ne in due Regioni, Toscana e Emilia-Romagna, di vitale importanza nel contesto
          dell’economia nazionale.


            3. I  primi passi verso lo sviluppo internazionale


            Nei primi mesi dell’anno l’Istituto sottoscrisse uno speciale “Protocollo d’in-
          tesa”, con il Banco di Sicilia e il Monte dei Paschi di Siena, cui più tardi aderirà
          anche il Banco di Napoli. L’obiettivo dell’accordo era quello di promuovere una
          mutua collaborazione sul piano operativo nazionale e internazionale fra gli Istituti
          di Credito di Diritto Pubblico.
            Una delle prime realizzazioni dell’intesa fu la costituzione nello stato di Lussem-
          burgo dell’A.I.C.I.  Holding S.A. Luxembourg (Anciennes Institutions de Crédit
          Italiennes), gruppo finanziario avente per oggetto lo sviluppo internazionale delle
          attività bancarie degli Istituti aderenti, attraverso l’assunzione di partecipazioni in




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