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termine dell’esercizio 11.594 miliardi, cifra che lo porta a livello delle più importanti
banche italiane. E’ questo il risultato di una dinamica estremamente vivace fatta regi-
strare da entrambi gli Istituti, a conferma della validità di una linea gestionale che ha
improntato i rapporti tra le due aziende ad una piena autonomia di azione, sia pure
nel quadro di un coordinato indirizzo generale. In particolare, il totale della raccolta
fiduciaria del “San Paolo”, tenendo conto dell’attività di credito ordinario e di credito
speciale, ha raggiunto i 10.169 miliardi di lire, con un incremento nel corso dell’anno
di 2.228 miliardi. La raccolta fiduciaria del Banco Lariano ammontava, a fine ’77,
a 1.425 miliardi, contro i 1.143 miliardi del ’76.
E’ evidentemente prematuro, dopo solo sei mesi di coordinato lavoro, voler evidenziare
gli effetti di una operazione così complessa come la costituzione del Gruppo, prima che
gli stessi abbiano avuto modo di dispiegarsi compiutamente. E’ certo comunque che
l’azione comune dei due Istituti, pur nella diversità della loro figura giuridica, ha arre-
cato un nuovo valido contributo di risorse tecniche e umane alla soluzione dei problemi
finanziari e creditizi del tessuto industriale, commerciale ed agricolo di quel triangolo
operativo del Nord Italia, che ha assunto un ruolo tanto importante nella strategia di
ripresa economica del Paese.”
3. I lusinghieri risultati conseguiti nella raccolta: superati i 10.000 miliardi
Al di là dell’effetto volano, prodotto sulla raccolta fiduciaria dalla costituzione del
Gruppo – con gli incrementi, per entrambe le banche, attestati dalla relazione di
bilancio “dopo solo sei mesi” –, l’Istituto registrò una crescita accentuata dei depositi
dei dipendenti di Aziende clienti, iniziando a raccogliere i frutti della promozione
di una specifica linea di assistenza a questa fascia di risparmiatori. Significativa fu
anche l’attività di raccolta dei punti operativi presenti nel Centro e nel Sud, a ripro-
va del loro maggiore inserimento nelle aree meridionali. Come evidenziato nella
relazione, la raccolta globale del San Paolo superò nel 1977 i 10.000 miliardi di lire.
In ogni caso, risultò anche funzionale al conseguimento di soddisfacenti risul-
tati nella raccolta la politica aziendale di puntare sulla diversificazione dei servizi
di assistenza nei confronti della clientela depositante. Di fatto, indirizzandone le
disponibilità al mercato monetario e finanziario, in tutti i casi in cui i tassi richiesti
si presentavano incompatibili con quelli correnti sul mercato dei depositi, oltreché
soddisfare l’interesse dei clienti come investitori, se ne accentuava il legame come
depositanti. Nella politica gestionale dell’Istituto assunse perciò un’importanza
228 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006