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9. La crescita delle erogazioni e la manifestazione di solidarietà per una
grave calamità nazionale
A seguito dei brillanti risultati economici conseguiti nell’esercizio 1976, si registrò
parallelamente anche un significativo incremento degli stanziamenti per le opere
di beneficenza, culturali e di pubblica utilità. Basti pensare alle norme statutarie
vigenti, sulla base delle quali l’utile netto dell’Azienda Bancaria veniva ripartito
per 5/10 al fondo di riserva, per 4/10 ai fondi per tali opere, per 1/10 per premi e
gratificazioni al Personale, mentre l’utile netto delle Sezioni affluiva per il 55% ai
loro fondi di riserva e per il 45% ai fondi per le opere citate.
La ripartizione degli utili dell’esercizio 1976, tenuto anche conto degli introiti
diretti dell’Ufficio Pio e dell’Educatorio Duchessa Isabella facenti capo all’Istituto,
rese fattibili erogazioni per le finalità istituzionali del San Paolo per oltre 2.150
milioni (+43% rispetto agli stanziamenti dell’anno precedente).
In chiusura di paragrafo, l’ultimo di un capitolo che ha avuto la peculiarità di
trovarsi in una collocazione unica, di “cerniera” tra il primo e il secondo trentennio
di questa piccola storia del San Paolo, ci sembra appropriato e denso di emozioni
fare memoria di uno slancio di solidarietà propiziato dall’iniziativa del quotidiano La
Stampa con il concorso dell’Istituto a favore dei connazionali colpiti dal terremoto
del Friuli il 6 Maggio 1976.
La Stampa, 11/06/1976
Il quotidiano torinese aveva promosso una donazione di opere d’arte, da parte di
possessori e autori di tutta Italia (quadri, disegni, sculture, litografie, ceramiche e altro),
per una vendita all’asta con il ricavato a favore della popolazione del Friuli. La risposta
fu plebiscitaria. Le opere vennero esposte preventivamente nel salone de La Stampa in
via Roma e il San Paolo mise a disposizione, con largo anticipo organizzativo, la propria
sala delle conferenze di Piazza San Carlo per lo svolgimento della relativa asta. Il tutto
avvenne l’11 giugno 1976 con grande successo e risaltò a livello non solo cittadino.
1976 - GLI ADEGUAMENTI STRATEGICI “NEL MEZZO DEL CAMMIN…” - 225