Page 226 - demo
P. 226

9. La crescita delle erogazioni e la manifestazione di solidarietà per una
               grave calamità nazionale


                  A seguito dei brillanti risultati economici conseguiti nell’esercizio 1976, si registrò
               parallelamente anche un significativo incremento degli stanziamenti per le opere
               di beneficenza, culturali e di pubblica utilità. Basti pensare alle norme statutarie
               vigenti, sulla base delle quali l’utile netto dell’Azienda Bancaria veniva ripartito
               per 5/10 al fondo di riserva, per 4/10 ai fondi per tali opere, per 1/10 per premi e
               gratificazioni al Personale, mentre l’utile netto delle Sezioni affluiva per il 55% ai
               loro fondi di riserva e per il 45% ai fondi per le opere citate.
                  La ripartizione degli utili dell’esercizio 1976, tenuto anche conto degli introiti
               diretti dell’Ufficio Pio e dell’Educatorio Duchessa Isabella facenti capo all’Istituto,
               rese fattibili erogazioni per le finalità istituzionali del San Paolo per oltre 2.150
               milioni (+43% rispetto agli stanziamenti dell’anno precedente).
                  In chiusura di paragrafo, l’ultimo di un capitolo che ha avuto la peculiarità di
               trovarsi in una collocazione unica, di “cerniera” tra il primo e il secondo trentennio
               di questa piccola storia del San Paolo, ci sembra appropriato e denso di emozioni
               fare memoria di uno slancio di solidarietà propiziato dall’iniziativa del quotidiano La
               Stampa con il concorso dell’Istituto a favore dei connazionali colpiti dal terremoto
               del Friuli il 6 Maggio 1976.












                                          La Stampa,  11/06/1976


                  Il quotidiano torinese aveva promosso una donazione di opere d’arte, da parte di
               possessori e autori di tutta Italia (quadri, disegni, sculture, litografie, ceramiche e altro),
               per una vendita all’asta con il ricavato a favore della popolazione del Friuli. La risposta
               fu plebiscitaria. Le opere vennero esposte preventivamente nel salone de La Stampa in
               via Roma e il San Paolo mise a disposizione, con largo anticipo organizzativo, la propria
               sala delle conferenze di Piazza San Carlo per lo svolgimento della relativa asta. Il tutto
               avvenne l’11 giugno 1976 con grande successo e risaltò a livello non solo cittadino.




                              1976 - GLI ADEGUAMENTI STRATEGICI  “NEL MEZZO DEL CAMMIN…” - 225
   221   222   223   224   225   226   227   228   229   230   231