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7. L’incremento e la qualificazione del Personale


            Al 31/12/1975 il totale del Personale dell’Istituto era stato pari a 6.542 unità.
          La successiva espansione territoriale e operativa della banca consentì di attivare,
          nel corso del 1976, 484 nuovi posti di lavoro. Sicché alla fine dell’anno il numero
          totale dei dipendenti fu di 7.026 unità. Naturalmente, tale incremento richiese in
          tempi brevi le consuete azioni mirate alla migliore selezione degli aspiranti. Inoltre,
          l’estensione dell’attività in campi specialistici comportò ulteriori sforzi, oltretutto
          impellenti, nel compito di qualificazione del personale e di formazione dei quadri.
          Del resto è noto come l’impegno per la formazione del personale sia prioritario per
          qualsiasi piano di sviluppo che si voglia attuare.
            Per l’assunzione di personale vennero realizzate iniziative rivolte all’esterno, che
          ebbero puntuale successo: un concorso pubblico a posti di contabile 1975/1976
          con 50 vincitori e 448 idonei; un nuovo concorso pubblico 1976/1977 a 50 posti
          di contabile; un altro concorso pubblico a borse di studio di 25 posti per laureati,
          destinati alla frequenza (insieme a dipendenti scelti tra il personale dell’Istituto
          sino a un massimo di 35) di un corso teorico/pratico di qualificazione bancaria. La
          durata complessiva era prevista in sei mesi con un’articolazione in tre fasi.


            8. Un risultato economico significativamente superiore a quello dell’e-
          sercizio precedente


            In perfetta coerenza con un’attività di intermediazione svoltasi ai massimi livelli,
          il bilancio dell’esercizio 1976 non poteva che chiudersi con risultati altamente lusin-
          ghieri. L’utile netto dell’Istituto raggiunse quasi 5 miliardi di lire con un aumento
          del 55% rispetto all’esercizio precedente.
            “Un dato numerico – evidenziava la relazione di bilancio – che soprattutto esalta
          il valore delle prestazioni di tutti i collaboratori della banca, dai massimi livelli di
          responsabilità ai più giovani neoassunti”, chiudendo con una straordinaria serie di
          dati attestanti la solidità patrimoniale dell’Istituto, tra i quali spiccava il valore del
          patrimonio immobiliare, pari a 93 miliardi con un fondo di ammortamento di 25
          miliardi.
            Nel complesso, a fine esercizio i Fondi patrimoniali e le Riserve dell’Istituto
          raggiunsero il valore di 254 miliardi, che sarebbe poi ulteriormente aumentato a
          257 miliardi per l’assegnazione della quota statutaria dell’utile netto.




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