Page 248 - demo
P. 248
Delegazioni di credito fondiario. Nelle aree tradizionali vennero raggiunti risultati
comunque di tutto rilievo.
Altrettanto incisiva fu l’operatività della Sezione Opere Pubbliche, che erogò
finanziamenti per 409 miliardi, emettendo obbligazioni per 500 miliardi di valore
nominale. Fu un contributo rilevante per il sostegno delle infrastrutture e delle opere
di interesse collettivo. Le obbligazioni emesse ebbero, oltre a quelle tradizionali,
caratteristiche più aggiornate e gradite per gli investitori: da un lato, una più breve
durata e, dall’altro, l’ancoraggio alla quotazione lira/ECU, che garantiva un’indi-
cizzazione tanto del rendimento quanto del capitale. Sistema che suscitò notevole
interesse sul mercato. ECU era l’acronimo di Eurepean Currency Unit , una moneta
scritturale introdotta dal Consiglio Europeo nel 1978 come “unità di conto europea”.
L’Istituto puntò inoltre a sostenere decisamente gli investimenti in alcuni settori
come l’energia e le telecomunicazioni, tenuto conto della loro importanza prioritaria
per lo sviluppo del Paese. Ma più sostenuto delle altre attività creditizie fu lo svi-
luppo delle operazioni di credito agrario, che l’Istituto svolgeva mediante la Sezione
Credito Fondiario a supporto delle Filiali. I prestiti d’esercizio erogati superarono
i 272 miliardi (+ 49%). Di gran lunga più elevato fu invece il tasso di incremento
dei mutui erogati con il credito agrario di miglioramento, che raggiunsero i 72
miliardi contro i 37,6 del 1978 (+ 91%).
Del resto l’Istituto aveva tracciato una strategia nel settore dell’agricoltura, che
si concretizzava nella prestazione di un servizio completo di assistenza tecnica e
finanziaria agli operatori agricoli. Per realizzare tale strategia venne potenziata la
gamma dei servizi prestati e rafforzata la rete dei punti operativi con specialisti
del settore, sia per offrire al meglio la consulenza sia per accelerare i tempi delle
operazioni. Una quota rilevante degli interventi creditizi venne infine indirizzata
verso le imprese cooperative, impegnate in una vivace attività di investimento e
razionalizzazione delle strutture del settore.
7. La “terminalizzazione” della rete operativa nella continuità del po-
tenziamento del Personale
Nel corso del 1979 proseguì la strategia di razionalizzazione delle strutture tec-
niche e organizzative attraverso i consueti processi di ammodernamento e automa-
zione degli strumenti e delle procedure, ai vari livelli operativi centrali e periferici.
Nell’ambito delle Filiali, l’obiettivo degli interventi fu quello di ristrutturare i
1979 - IL GRANDE PASSO VERSO GLI STATI UNITI - 247