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vati a operare nell’arco almeno del triennio successivo. Quest’ultimo sarebbe stato
          caratterizzato da un’estrema variabilità e da importanti mutamenti di fondo, i cui
          primi sintomi già si avvertivano nel complesso dei provvedimenti da poco assunti
          dalle Autorità monetarie.
            Dopo un’approfondita analisi dello scenario che si andava delineando, lo studio
          ipotizzava le due direttrici che le banche italiane avrebbero dovuto verosimilmente
          seguire e cioè:
          -  a livello di sistema bancario, intensificare gli sforzi congiunti su progetti innovativi
            di ampia portata con un grande impegno in termini di investimento, personale
            specializzato, capillarità di rete ecc.;
          -  a livello di singola banca un forte aumento della concorrenza, non più incentrato
            esclusivamente  sulle condizioni bensì sui prodotti e sulla qualità dei servizi.
            Lo studio proseguiva con l’affermazione che il “San Paolo” avrebbe potuto man-
          tenere e migliorare la propria posizione di primaria banca italiana, dando adeguate
          risposte e in particolare: gestendo un sistema dei pagamenti in modo efficiente, con
          l’implicazione di un massiccio sforzo tecnologico; producendo e vendendo prodotti
          finanziari “avanzati”; evolvendosi verso una vera operatività “multinazionale”.
            L’attuazione di questa politica aziendale rivolta al mercato avrebbe richiesto
          un’efficiente gestione delle risorse umane e tecniche e un’accurata programmazione
          delle esigenze in campo specialistico e tecnologico. In tale ambito, crescente rilievo
          avrebbe assunto l’attività di formazione del Personale, data l’esigenza di convertire
          una consistente quota di dipendenti in conseguenza dell’evoluzione tecnologica e
          organizzativa.
            Partiva così la nuova sfida agli anni ’90! La quale trovò conferma anche in una
          nuova e importante forma di coinvolgimento del Personale: nel mese di  marzo
          del 1983 fu indetto un concorso interno, riservato al Personale Impiegatizio, per la
          redazione di un saggio nell’ambito della tematica “La Banca verso gli anni novanta:
          le grandi sfide che il sistema creditizio dovrà affrontare nel prossimo decennio”.
          Per i primi dieci migliori concorrenti si prevedeva l’attribuzione di un premio in
          denaro e la possibilità di pubblicazione dei rispettivi elaborati, offrendo a tutti i
          partecipanti  all’iniziativa,  l’opportunità di seguire corsi di specializzazione in Italia
          o all’estero ovvero periodi di “stage” in banche estere.


            4.b - Primi bilanci dell’Istituto e del Gruppo San Paolo certificati
            Sulla base delle deliberazioni assunte nel corso del 1982, il bilancio  dell’esercizio




          272 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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