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7. La sfida incrociata tra Risorse umane, investimenti tecnologici e strut-
tura organizzativa
Nel 1983 l’organico dell’Istituto raggiunse le 11.559 unità, registrando un in-
cremento più contenuto rispetto al 1982. Fu limitato infatti a 344 unità destinate
quasi esclusivamente alle Filiali italiane e estere. D’altronde, il crescente processo
di automazione delle procedure interne e dei servizi offerti alla clientela consentì,
nell’arco dell’anno, di “liberare” da compiti amministrativi e utilizzare nel settore
operativo circa 150 unità. Grande attenzione fu rivolta al campo della formazione,
al fine di conseguire livelli di professionalità sempre più elevati: complessivamente
i corsi collettivi, individuali e gli “stages”, in Italia e all’estero, ammontarono a
circa 22.000 giornate-uomo. Inoltre, i massicci investimenti tecnologici effettuati
permisero di raggiungere significativi risultati. Un esempio eloquente della connes-
sione tra innovazione tecnologica, risorse umane e organizzazione fu la nuova figura
“dell’operatore di sportello”, attivata in 60 Filiali per complessivi 500 posti di lavoro.
Tra i nuovi servizi disponibili per la clientela, merita una particolare menzione il
“Sistema Informativo Flussi Finanziari” che fu il primo esempio operativo di “Cash
Management” offerto alla clientela italiana, operante in prevalenza nel campo azien-
dale, dopo le positive prove iniziate nell’anno precedente. Venne infine ulteriormente
potenziata la rete territoriale, completando l’apertura degli sportelli autorizzati dalla
Banca Centrale con il “Piano Sportelli ’81-’82 “. A fine anno, l’Istituto – tra Sedi,
Succursali, Agenzie, Sportelli Servizi Vari e Sportelli Stagionali – poteva contare
su 269 punti operativi aperti al pubblico e 4 Delegazioni di Credito Fondiario.
8. L’andamento positivo dei risultati economici e patrimoniali in conti-
nuità con gli anni precedenti
I risultati economici e patrimoniali conseguiti per l’esercizio 1983 furono netta-
mente positivi, in linea con l’andamento degli anni precedenti. L’utile d’esercizio
risultò pari a oltre 103 miliardi contro i circa 92 del 1982. I Fondi Patrimoniali e le
Riserve – mezzi finanziari interni compresi i fondi rischi su crediti – si incrementa-
rono di circa 400 miliardi, passando da 2.050 a 2.450 miliardi e la quota statutaria
di utile, assegnata per opere di beneficenza, culturali e di pubblico interesse, fu di
20 miliardi, con un aumento di 2 miliardi rispetto al 1982.
274 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006