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In quest’ottica va inquadrato il notevole impegno che l’Istituto dedicò al set-
          tore della formazione allo scopo di creare una “forza di vendita” decisamente più
          orientata al mercato e alle sue esigenze piuttosto che a mansioni tradizionali di
          sportello e retro-sportello. La complessità dei rapporti con il pubblico fu altresì
          alla base delle continue modifiche delle strutture organizzative delle Filiali, al fine
          di agevolare un “approccio globale” nei confronti della clientela per ogni esigenza
          finanziaria o nei servizi.
            L’impiego, viepiù adeguato delle vaste potenzialità offerte dalle applicazioni tec-
          nologiche, permise inoltre all’Istituto di proseguire nella messa a punto di nuovi e
          sofisticati servizi quali il “Corporate Banking”, frutto dell’evoluzione del precedente
          “Home Banking” che il San Paolo, primo tra i grandi complessi bancari nazionali,
          aveva approntato negli anni precedenti.  In proposito appare ineludibile un breve
          cenno sulla “marcia in più” del “Corporate” rispetto all’Home” (già implicita del
          resto nei due facili termini inglesi). Il “Corporate Banking” consentiva alle aziende
          clienti di accedere telematicamente, in tempo reale, ai dati di natura contabile e
          finanziaria  non solo per  i  rapporti di conto intrattenuti col San Paolo ma anche
          per quelli con  altre banche, fornendo quindi alle aziende un potente strumento di
          gestione dei propri flussi finanziari e di tesoreria.
            Altra importante innovazione fu il servizio “risposta rapida insoluti”, per con-
          sentire alla clientela di conoscere più rapidamente l’esito del portafoglio negoziato.


            6. La costante crescita dei positivi risultati d’esercizio


            Confermando il trend di crescita dei precedenti esercizi, anche i risultati del 1984
          furono altamente  positivi. L’utile d’esercizio risultò infatti pari a oltre 120 miliardi
          contro i circa 103 del 1983. I Fondi Patrimoniali e le Riserve – mezzi finanziari
          interni compresi i fondi rischi su crediti – si incrementarono di circa 471 miliardi,
          passando da 2.450 a 2.921 miliardi e la  quota statutaria di utile, assegnata per opere
          di beneficenza, culturali e di pubblico interesse, fu di 23 miliardi, con un aumento
          di 3 miliardi rispetto al 1983.














          278 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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