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nuovi fondi comuni di investimento, che rispondevano a sentite esigenze di diver-
          sificazione dei portafogli titoli delle famiglie  e tendevano a sostituire non tanto i
          tradizionali depositi quanto piuttosto l’intermediazione in titoli delle aziende di
          credito. Nello stesso tempo, le reti bancarie vennero messe in grado di affrontare
          l’aumentata concorrenza degli operatori non bancari; furono infatti abilitate a offrire,
          oltre ai servizi connessi con il sistema dei pagamenti (segnatamente, attraverso lo
          strumento del  c/c), anche la consulenza nella scelta di una vasta gamma di prodotti
          finanziari e servizi di supporto commerciale. Si trattava del resto di strumenti forniti
          dalle banche o dal parabancario, ampiamente richiesti dalla clientela, come prestiti a
          breve termine o mutui ordinari o speciali, leasing, factoring, operazioni sul mercato
          monetario e finanziario, accesso ai mercati internazionali.

            2. La “via del San Paolo” nelle attività di sviluppo dei prodotti parabancari


            In tale contesto, la nuova strategia di mercato delle banche nel 1985 si svilup-
          pò, perlopiù, attraverso la semplice aggiunta di una serie di attività parabancarie
          alla tradizionale attività di intermediazione.  Il San Paolo invece,  a differenza di
          altre aziende di credito, puntò direttamente sulle società di servizi e prodotti del
          Gruppo. Così, alle tre banche partecipate  (San Paolo, Banca Provinciale Lombar-
          da, Banco Lariano) con una rete di 618 sportelli sul territorio nazionale, vennero
          affiancate  molteplici società operanti nei principali comparti del parabancario, sia
          a sostegno delle attività finanziarie della clientela, quali  Eurofond (fondi di investi-
          mento), Fispao e Larfid (gestioni fiduciarie), Larfin (intermediazione finanziaria),
          sia nell’ambito dei finanziamenti alle imprese mediante  Leasint, Locat e Sicilsud
          Leasing (leasing), Eurofactoring, Eurosystem (consulenza aziendale), Centrale dei
          Bilanci e Pitagora (gestione banche dati). Come si vede, si trattava di un’altra “via”
          per i traguardi da raggiungere, ma perfettamente lineare.

            3.  Gli innovativi mutamenti della struttura centrale e periferica indice degli
          elevati livelli raggiunti nell’ambito delle risorse umane e organizzative


            Per rispondere adeguatamente alla sfida del cambiamento (di portata tale nella
          storia del sistema bancario italiano da meritarsi, come visto, il tipico appellativo
          “epocale” in uso per  un evento memorabile), il San Paolo introdusse  nel 1985
          nuove tecnologie, volte a ridurre ulteriormente la caratteristica di “alta intensità




          280 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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