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l’acquisto di moderne e sofisticate attrezzature mediche, e della pubblica istruzione
               (650 milioni),  e numerose le sovvenzioni nel settore socio assistenziale, con ero-
               gazioni dirette (per la realizzazione di asili nido, a favore di associazioni impegnate
               nella lotta alla tossicodipendenza ecc.) o per il tramite dell’Ufficio Pio ai bisognosi
               seguiti dai delegati di beneficenza nel territorio torinese.










                                         Stampa Sera del 21.11.1985


                  8. Continuità significativa del passaggio del testimone nella Direzione Ge-
               nerale tra due sanpaolini


                  Verso la metà di novembre apparve su La Stampa la notizia, laconica secondo lo
               stile del San Paolo, che il Prof. Zefferino Franco (Vice Direttore Generale della banca
               dal 1980) era “il nuovo direttore generale dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino.
               Franco si insedierà il 16 novembre prossimo, sostituendo Carlo Gay che lascia la carica
               di direttore generale del San Paolo per assumere quella di presidente del Banco Lariano,
               che fa parte del gruppo bancario torinese. … Zefferino Franco ha seguito in particolare
               le trattative che hanno portato il San Paolo ad acquistare numerose partecipazioni in
               altri istituti di credito, facendone uno dei maggiori gruppi bancari italiani.”
                  Entrambi   avevano svolto tutta la loro attività nel San Paolo. Una peculiarità tale
               da suscitare l’orgoglio sanpaolino dei narratori. Tanto più perché, in questo caso,
               avveniva un  passaggio di consegne al massimo livello di responsabilità aziendale
               di “uno dei maggiori gruppi bancari italiani”.

                  9. I considerevoli risultati economici propiziati anche  dai significativi in-
               vestimenti per la ristrutturazione aziendale


                  Gli investimenti profusi (in stanziamenti, risorse umane e organizzazione), per la
               ristrutturazione aziendale in funzione delle nuove esigenze economiche della banca
               e del mercato, trovarono puntuale conferma nei risultati di bilancio del San Paolo e
               del Gruppo. L’esercizio 1985 si chiuse infatti con un utile netto consolidato di 523




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