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dalle sofferenze che per quella degli oneri connessi al grado di rischiosità dell’intero
               portafoglio crediti.


                  4. Il grande balzo del San Paolo come 2° azionista in ordine di importanza
               della Hambro’s e altre novità di rilievo nell’ambito della crescita operativa
               all’estero


                  Una particolare attenzione fu rivolta all’operatività estera. Continuò infatti lo
               sviluppo dell’attività di intermediazione da parte delle Filiali con un rilevante incre-
               mento rispetto al 1985. L’ampliamento della rete operativa raggiunse il massimo con
               l’importante trasformazione in Filiale della Rappresentanza di Parigi e il conseguente
               incremento dell’operatività bancaria su una piazza di tutto rilievo. Un’importante
               operazione venne realizzata, per la prima volta a favore di un prenditore francese, con
               l’emissione di un prestito in eurolire di 50 miliardi per conto della Peugeot, che lo
               destinò al finanziamento della propria filiale italiana. Proseguì inoltre la diversifica-
               zione delle attività finanziarie estere con l’avvio da parte della Filiale di Amsterdam
               di un programma di emissioni di certificati di deposito in fiorini olandesi e in ECU,
               destinati principalmente a investitori istituzionali. Senza contare varie altre emissioni
               di commercial papers (effetti cambiari rappresentativi di una promessa di pagamento;
               in Italia: pagherò) in ECU per un ammontare di 100 milioni di dollari.
                  Ma il fiore all’occhiello del 1986 fu per il San Paolo l’acquisizione  del 6,46% della
               Hambro’s, nota banca d’affari britannica, a seguito di un accordo di collaborazione
               mirato a rendere le due banche più competitive nel mercato internazionale. In par-
               ticolare, nel contratto stipulato a Londra all’inizio di ottobre, pur convenendo che
               ognuna continuava a mantenere la propria indipendenza restando libera di collaborare
               anche con altri, Hambro’s e San Paolo intendevano dar vita a iniziative in comune nel
               settore bancario, in quanto entrambe le banche si ripromettevano importanti sinergie.
               In particolare, per il San Paolo l’operazione londinese segnava una tappa ulteriore
               nel processo di ampliamento dell’operatività all’estero. Attraverso la collaborazione
               con la Hambro’s  poteva  offrire agli operatori italiani una gamma di servizi molto
               più ampia. Inoltre,  l’acquisto di 10 milioni di azioni Hambro‘s rappresentava co-
               munque un investimento strategico, che poteva anche aumentare dal momento che il
               pacchetto acquisito era di strettissima misura il secondo per grandezza: la compagnia
               assicurativa americana Prudential infatti ne deteneva direttamente una quota legger-
               mente superiore  pari al 6,50%, anche se poteva contare su un altro 2,6% in mano




                                                   1986 - IL BRILLANTE ESORDIO NELLA CITY - 289
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