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un imminente superamento delle categorie “residente” e “non residente”, all’interno
          dell’area CEE, apriva per gli intermediari italiani e europei una prospettiva di “gioco
          a tutto campo”, dalle forme di raccolta tradizionale al risparmio gestito, dal credito al
          consumo ai prodotti previdenziali/assicurativi. Non per nulla, proprio all’inizio del
          1987 venne distribuito a tutte le Filiali del San Paolo il “Catalogo prodotti finanziari
          del Gruppo San Paolo” contenente le schede informative sui prodotti offerti non
          solo dalla Capogruppo ma anche dalla altre aziende del Gruppo.
            L’Istituto proseguì perciò con maggiore incisività il programma di estensione della
          rete operativa all’estero, ma non soltanto con l’ormai sperimentata presenza diretta,
          poiché era già operativo con le proprie Filiali sulle principali piazze finanziarie mondiali
          di New York, Tokio, Los Angeles, Singapore. Continuò quindi nella realizzazione
          di decisivi investimenti in partecipazioni. D’altronde, negli ultimi due anni quasi
          2/3 delle nuove operazioni del genere avevano riguardato il settore estero. Più pre-
          cisamente, si può dire che nell’arco di un periodo così breve era mutata la struttura
          partecipativa della banca, dal momento che nell’ultimo biennio era stata realizzata
          una forte espansione delle partecipazioni in società estere (passate dall’8 al 14%).


            3.  L’acquisizione come 1° azionista della Banque Vernes come rampa
          di lancio verso un gruppo bancario plurifunzionale su base internazionale


            L’Istituto incrementò l’espansione sul mercato europeo, pervenendo all’acquisi-
          zione il 29 dicembre 1987 del 49% del capitale della Banque Vernes et Commerciale
          de Paris con sede a Parigi e operante in Francia attraverso una rete di 25 sportelli,
          ubicati principalmente nella regione di Parigi,  ma anche con filiali a Nizza e Lione.
          A seguito di tale operazione, il San Paolo risultò il primo azionista della Banque
          Vernes, seguito da Banque Indosuez (38,16%) e da altre due società del settore ban-
          cario.  La nuova consociata, al di là della tradizionale attività creditizia e finanziaria
          a favore delle imprese, vantava una specifica expertise per la consulenza finanziaria ai
          privati e alle società in materia di investimenti nonché di intermediazione su valori
          mobiliari e di gestione portafogli. Tale acquisizione consentì quindi al San Paolo di
          ampliare l’attività di assistenza e sostegno finanziario di medie e grandi aziende, con
          particolare riferimento ai settori del commercio internazionale e del finanziamento
          a medio termine alle esportazioni. Banque Vernes divenne così un veicolo molto
          importante per appoggiarvi l’operatività dell’Istituto connessa all’interscambio
          con la Francia e per indirizzarvi la clientela italiana interessata al mercato francese.




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