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A capo infatti delle strutture maggiori vennero collocati dipendenti di grande
esperienza e capacità, con alte qualifiche che andavano da quella di Direttore Cen-
trale a quelle di Condirettore e Vice Direttore Centrale, al di là ovviamente dei
dipendenti capaci e motivati preposti a tutte le strutture minori. Tutti, ai diversi
livelli, rappresentavano complessivamente una grande risorsa umana: quella che,
nel tempo, fece raggiungere importanti traguardi all’Istituto.
4. La continuità della crescita significativa di raccolta e impieghi ferma
restando l’entità delle sofferenze
Anche nel 1985 continuò l’andamento vistosamente ascendente della raccolta
del San Paolo, che raggiunse 42.736 miliardi di lire (+8%). La raccolta globale a
livello di Gruppo si attestò a 55.826 miliardi. Determinante per l’incremento della
raccolta dell’Istituto fu l’apporto del settore famiglie, che aveva contribuito per
l’80% della crescita complessiva dei depositi, decretando fra l’altro il successo dei
“certificati di deposito”. Con maggiore intensità continuò lo sviluppo degli impieghi
del San Paolo (+ 12%), che ammontarono a 24.691 miliardi (31.515 a livello di
Gruppo). Poiché è notorio come agli impieghi si accompagnino le sofferenze, appare
meritevole di particolare menzione l’andamento di queste ultime per l’Istituto in
quell’anno, tenuta presente la probabilità che, statisticamente, l’entità delle sofferenze
aumenti o diminuisca in rapporto diretto con gli incrementi o decrementi degli
impieghi. Nel 1985 si diede invece il caso che le sofferenze dell’Azienda Bancaria
erano rimaste pressoché ferme al 4,50% degli impieghi. Non solo, ma in percentuale
inferiore a quella dell’intero sistema bancario. Frutto questo sia di una particolare
attenzione dell’Istituto, nella scelta e valutazione della clientela affidata, sia della
gestione diretta delle sofferenze.
Il San Paolo, al pari di altre primarie banche, aveva infatti una propria strut-
tura (Servizio Contenzioso Legale), che si occupava della gestione delle sofferenze
dell’Azienda Bancaria e del Credito Fondiario. Per di più, beneficiava dello stato
giuridico di Ente di diritto pubblico (nella memoria dei sanpaolini di allora è rimasta
impressa la denominazione completa del San Paolo fino al 1991, prima della sua
trasformazione istituzionale in società per azioni: Istituto Bancario San Paolo di
Torino – Istituto di Credito di Diritto Pubblico).
Proprio in quanto ente di diritto pubblico, l’Istituto poteva avvalersi dell’at-
tività diretta di avvocati iscritti nell’elenco speciale dell’albo professionale, quali
282 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006