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44.1989
LE NUOVE SFIDE EUROPEE
NELL’ANNO DI UN EVENTO STORICO
1. La continuità del ciclo espansivo delle economie dei paesi industria-
lizzati.
Il ciclo economico, come nel precedente quinquennio, si confermò in forte
espansione anche nel 1989 in tutti i maggiori paesi industrializzati. In particolare,
in Italia il prodotto interno lordo crebbe del 3,2% in termini reali. Gli investimenti,
volti sia alla sostituzione degli impianti sia all’ampliamento della capacità produttiva,
marcarono un vigoroso incremento e le esportazioni evidenziarono una dinamica
assai attiva. Parallelamente, i tassi di interesse monetari e obbligazionari segnarono
un notevole rialzo, stimolando un consistente afflusso di capitali, grazie anche alle
aspettative di stabilità della lira.
2. A grandi passi verso l’unificazione economica e monetaria europea
Il 1989 fu caratterizzato da consistenti progressi nel percorso verso l’unificazione
europea. Nel mese di giugno fu presentato a Madrid il “Rapporto Delors” (dal nome
dell’allora Presidente della Commissione Europea), che fissava in tre momenti la
realizzazione dell’unione economica e monetaria. Il primo doveva rafforzare il rac-
cordo tra le monete mediante l’adesione allo SME (Sistema Monetario Europeo)
da parte degli Stati membri e la realizzazione del mercato interno SEE (Spazio
Economico Europeo). Il secondo prevedeva l’istituzione di un Sistema europeo di
Banche centrali con ampi poteri di controllo. Il terzo consisteva nel passaggio a
tassi di cambio fissi e alla moneta unica.
Nel mese di dicembre, il Consiglio europeo di Strasburgo approvò la Seconda
Direttiva di coordinamento bancario con la normativa sull’armonizzazione del
coefficiente di solvibilità degli istituti di credito. In sostanza, la direttiva consentiva
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