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peo aveva infatti stabilito l’inizio della “fase 2” a gennaio del 1990 e che l’ECU (in
seguito denominato Euro) sarebbe stato la valuta unica della Comunità. Al tempo
stesso il Comitato dei Governatori delle banche centrali della CEE presentò la bozza
dello statuto della futura Banca Centrale Europea.
3. Sviluppo e razionalizzazione del Gruppo San Paolo
Nel 1990 l’azione del Gruppo si sviluppò lungo le due direttrici dell’espansione
e, con maggior enfasi rispetto al passato, della razionalizzazione delle strutture
operative. Sul mercato internazionale furono perfezionate due operazioni di
rilievo strategico. L’Istituto acquisì una partecipazione del 35% nella banca spa-
gnola Abel Matutes Torres S.A. – Banco de Ibiza. Inoltre, siglò un accordo di
collaborazione con il Banco Espirito Santo e Commercial de Lisbona (BESCL)
per uno scambio partecipativo in società di leasing. Attraverso quest’ultima ope-
razione, il Gruppo San Paolo conseguì una quota di partecipazione pari al 20%
del capitale della Sociedade de Locaçao Financieira Mobiliaria SA, società del
Gruppo portoghese, che acquistò in contropartita una quota del 5%, elevabile
sino al 10 %, della Leasint Spa.
In Francia si intervenne, da un lato razionalizzando la presenza dell’Istituto
attraverso la fusione per incorporazione della Banque Française Commerciale nella
Banque Sanpaolo e dall’altro costituendo, a Parigi, la Sanpaolo-Hambros Investment
Management con l’obiettivo di coordinare, su scala europea, le numerose attività di
gestione del risparmio, in precedenza svolte a livello nazionale dalle singole società
prodotto del San Paolo e della Hambros. Fu allora un’alleanza di tutto rispetto tra
l’Istituto e la Hambros, che diede luogo alla nascita di un GEIE, Gruppo Europeo
di Interesse Economico, uno strumento creato dalla CEE per consentire alle imprese
di svolgere in comune attività regolate a livello internazionale. La SHIM si collocò
fin dall’inizio fra i maggiori Gruppi del genere.
Sul mercato nazionale, a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa che
consentiva alle banche di rafforzare la loro rete distributiva in regime di sostanziale
libertà di insediamento, l’Istituto varò un piano che prevedeva l’apertura di oltre 100
nuovi punti operativi, in aggiunta alle 95 nuove Filiali già previste in precedenza.
Infine, la presenza diretta del San Paolo all’estero venne ampliata con l’apertura di
due Filiali a Madrid e a Nassau.
312 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006