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47.1992

LA SFIDA DEL SAN PAOLO
DIVENUTO S.P.A.

1. La stagnazione economica e l’instabilità valutaria e finanziaria del
Paese nel quadro di peggioramento della congiuntura internazionale.

Nel 1992 l’attività produttiva dei paesi industrializzati fu caratterizzata da una
progressiva debolezza. Nell’ambito della CEE venne registrato un forte calo della
crescita del prodotto interno lordo (PIL), che risultò inferiore dell’1%, rilevato
peraltro anche in Italia, anch’essa alle prese con una difficile situazione economica.
Quest’ultima determinata dall’elevato debito pubblico e dall’inflazione a livelli
superiori alla media europea.
In tale contesto, vennero varati provvedimenti governativi di rilevante portata,
tanto dal lato delle entrate che delle uscite, che avviarono importanti realizzazioni.
Fu una manovra incisiva che vide, in particolare, sensibili interventi sul sistema
sanitario e previdenziale, il decentramento del potere impositivo agli enti locali, la
riforma del pubblico impiego e il processo di privatizzazione delle imprese pub-
bliche. Del tutto innovativo fu l’accordo siglato fra imprenditori e sindacati per
l’abolizione dell’indicizzazione salariale, che contribuì molto al raffreddamento dei
prezzi al consumo. In tal modo il tasso di inflazione si ridusse a fine anno al 4,8%
rispetto al 6% registrato nel 1991.
Sennonché tali misure accentuarono la volatilità del tasso di cambio, che provocò
una sensibile svalutazione della lira nel mercato internazionale, a tal punto che a
fine esercizio risultò deprezzata del 20% verso il marco tedesco e di circa il 28% nei
confronti del dollaro statunitense, rispetto ai valori di inizio anno. Le conseguenti

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