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Alla fine della guerra Torino si presentava ferita e prostrata, costretta a pagare un
duro tributo di vite umane e di opere edilizie distrutte, a causa delle 56 incursioni
aeree che avevano sganciato circa 6.300 bombe dirompenti e diverse centinaia di
migliaia di spezzoni incendiari. Il patrimonio edilizio privato aveva subito un vero
e proprio disastro. Furono distrutte o danneggiate oltre 80 mila abitazioni, pari a
circa il 40% degli edifici della città. Anche il complesso produttivo e terziario so-
stenne gravi danni. Le industrie colpite furono oltre 1000; i locali ospitanti attività
commerciali oltre il 30% del totale. Dopo cinque anni di guerra la città contava
migliaia di morti e feriti, interi quartieri distrutti e danni irreparabili al patrimonio
storico-architettonico e al processo produttivo. Però la voglia di ricominciare e di
allontanare il ricordo della guerra permisero alle istituzioni cittadine e alla popola-
zione di ricostruire parte di ciò che era andato perduto e di riprendere a produrre,
fino a far diventare Torino una delle capitali economiche e industriali del Paese.
La futura sede di Piazza San Carlo dopo i bombardamenti del ‘43
34 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006