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Ma non fu questa la sola iniziativa mirata all’espansione della copertura territo-
riale sul mercato nazionale e all’incremento della presenza operativa all’estero. Fra
le azioni condotte per linee esterne sono infatti da ricordare l’alleanza con la Cassa
di Risparmio di Firenze: 400 sportelli nelle regioni dell’Italia centrale per i quali
Sanpaolo IMI si pose quale referente primario per le attività di asset management
e nel settore corporate. Inoltre va menzionata la stipulazione di accordi di collabo-
razione operativa, mediante nuovi legami partecipativi, con la Cassa di Risparmio
di Forlì (60 sportelli in Emilia Romagna) e con il Gruppo Cardine (800 sportelli
nell’area nord-orientale). Quest’ultima operazione si rivelerà foriera di sviluppi
di grande portata che condurranno nel 2002 alla totale integrazione del Gruppo
Cardine, attraverso la sua fusione per incorporazione in Sanpaolo IMI.
Per linee interne si operò mediante l’apertura di nuove Filiali che raggiunsero,
comprendendo la rete del Banco di Napoli, le 2137 unità in Italia e 91 unità all’este-
ro. Venne inoltre avviato un progetto di specializzazione della rete, distinguendo tra
sportelli retail per la clientela privata e centri di servizi per le imprese e provvedendo
anche all’incremento del numero dei promotori finanziari sino a 5.495 unità. Si
completò poi la prima fase dell’iniziativa mirata alla creazione di un nuovo modello
distributivo multicanale, nella previsione dell’importanza che l’internet banking e il
mobile banking avrebbero assunto con l’uso di computer e cellulare. Venivano infatti
questi ultimi già intravisti, da un lato quali veicoli integrativi per l’offerta di servizi
ai privati e dall’altro come piattaforma di sviluppo nei rapporti commerciali con le
imprese. Si lanciò infine sul mercato la banca telematica Imiweb e si trasformò in
Banca la società di promozione finanziaria Sanpaolo Invest.
Sui mercati esteri si rafforzò l’alleanza con il Banco Santander Central Hispa-
no (con aumento delle rispettive quote partecipative incrociate) e si perfezionò
l’acquisizione della società francese Wargny Associes da parte di Banca Fideuram,
nell’ottica di un’espansione in Europa del modello distributivo di quest’ultima.
3. La creazione di Banca OPI
In linea con i programmi di valorizzazione delle competenze specialistiche del
Gruppo, che avevano portato alla concentrazione in Banca Imi di tutte le attività
di negoziazione sui mercati finanziari, nel corso dell’anno si perfezionò lo scorporo
del ramo operativo nel settore delle opere pubbliche e il conferimento del medesimo
in società dedicata che assunse la denominazione di Banca per la Finanza alle Opere
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