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termine (+23%), dei mutui fondiari alle famiglie (+9%), dei prestiti alle imprese
finanziarie (+44%) e delle erogazioni della rete estera (+40%). La quota di mercato
del Gruppo raggiunse il 7% (9% con il Banco di Napoli).
6. La crescita dei risultati reddituali, in aumento rispetto agli obiettivi
Nel 2000 si superarono gli obiettivi di redditività definiti nel piano industriale di
fusione tra San Paolo e IMI predisposto nel 1998; il ROE (return on equity, indice
di redditività del capitale proprio), per il quale era stato posto un obiettivo del 15%,
superò il 18% migliorando di 4 punti il dato dell’anno precedente. L’esercizio si
chiuse con risultati in crescita per tutti i margini operativi e l’utile netto si incre-
mentò di circa il 23% rispetto al 1999, raggiungendo i 1.292 milioni di euro . A
tali positivi risultati contribuirono, in particolare, l’aumento dei volumi interme-
diati con la clientela, la favorevole riapertura dello spread tra tassi attivi e passivi, la
forte crescita (+19,5%) delle commissioni su servizi e degli altri proventi netti da
intermediazione, il positivo andamento dei ricavi derivanti da servizi di incasso e
pagamento (+19%) nonché di quelli riferiti all’area depositi e conti correnti (+18%).
L’evoluzione del patrimonio netto di Gruppo, nonostante gli incrementi derivanti
principalmente dall’utile netto d’esercizio (1.292 milioni) e da differenze di cambio
e altre rettifiche (102 milioni), segnò una flessione da 8.036 milioni di euro a 7.353
milioni. Ciò fu dovuto alle diminuzioni provocate dal pagamento dei dividendi (724
milioni) e dalla compensazione delle differenze di consolidamento (1.027 milioni)
nonché dall’aumento intervenuto nelle azioni proprie di Sanpaolo IMI (361 milioni).
I corrispondenti dati riferiti alla Capogruppo Sanpaolo IMI rappresentavano
ovviamente la parte preponderante sia per quanto riguarda l’utile netto, attestatosi
a euro 1.198 milioni (+17,7%), e sia per i conti di capitale, che videro il patrimonio
netto salire da euro 7.522 milioni a euro 11.082 milioni.
7. Un eloquente esempio di incremento della redditività attraverso il
miglioramento della qualità dell’attivo
Particolare evidenza venne data al rapporto di causa-effetto, tra la qualità dell’atti-
vo e la redditività, instaurato nell’ambito del Gruppo con una politica di prioritaria
attenzione al miglioramento qualitativo. Tantoché nel 1990 la redditività conseguita
fu altresì favorita dalle scelte adottate per il miglioramento della qualità dell’attivo
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