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profitto l’eccellente qualità dell’attivo, la solidità patrimoniale, l’attento controllo
dei costi e la notorietà del marchio e, dall’altro, di proseguire con uno sviluppo
operativo basato sull’incremento delle quote di mercato, sull’allargamento della base
di clientela e l’introduzione di prodotti strategici a elevato potenziale di crescita.
Del resto, anche nel 2005, non soltanto da parte di Sanpaolo IMI ma di tutto il
Gruppo, era stata espressa una capacità di crescita, confermata dall’evoluzione dei
volumi operativi, che in seguito vedremo. Il Gruppo era difatti diventato ormai un
punto di riferimento nella gestione dei risparmi delle famiglie italiane. Non solo:
mostrava anche una decisa accelerazione nell’erogazione dei prestiti nell’ambito del
tessuto economico italiano, caratterizzato da aziende medio-piccole. Verso queste
ultime aveva potenziato le proprie capacità di valutazione delle controparti meritevoli
di credito, selezionando le più virtuose e assolvendo così al compito di allocazione
ottimale dei risparmi. Naturalmente, questa sorta di osmosi tra famiglie e imprese
acquisiva un valore produttivo non solamente a livello nazionale, ma soprattutto
locale. Il che aveva indotto Sanpaolo IMI a valorizzare i legami col territorio e, di
conseguenza, le proprie strutture periferiche, che potevano così chiudere perfetta-
mente il circolo virtuoso prodotto dalla loro approfondita conoscenza delle realtà
locali con lo svolgimento effettivo del ruolo di “Banchieri del Territorio”.
2. Uno straordinario utile netto frutto dell’evoluzione dei volumi operativi
nel contesto di risultati positivi dei mercati finanziari e di una congiuntura
economica debole
Il 2005 fu caratterizzato da un’evoluzione positiva delle borse. I principali indici
azionari internazionali chiusero l’anno in rialzo, sebbene permanesse una congiuntura
economica ancora debole. In tale contesto, il Gruppo e Sanpaolo IMI segnarono
tuttavia ottimi risultati in tutti i comparti di attività. A tale riguardo, può suscitare
curiosità la dizione di “utile record” (nella Lettera agli Azionisti di cui sopra), per
l’utile netto di 1.983 milioni di euro segnato a livello di Gruppo. Curiosità che
viene soddisfatta nell’apprendere dalla relazione di bilancio che tale utile registrò
una crescita del 57,9% rispetto al 2004.
Ma appare di particolare interesse anche dar conto dei volumi delle più signifi-
cative attività che contribuirono alla formazione dell’anzidetto risultato economico
di considerevole entità. Le attività finanziarie gestite per conto della clientela rag-
giunsero i 402 miliardi di euro (+7% rispetto all’esercizio precedente). Nel corso del
2005 - VERSO IL MODELLO DI BANCA NAZIONALE DEI TERRITORI - 419