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La neonata Sezione Opere Pubbliche inizi� la propria attivit� registrando, pur nel
               ridotto periodo dell’ultimo trimestre, risultati di tutto rilievo: alla fine dell’anno aveva gi�
               erogato cinque mutui per complessivi 4 miliardi di lire emettendo obbligazioni per pari
               importo. Inoltre aveva in corso di istruttoria ulteriori quattro domande per circa 2 miliardi.
                  Naturalmente, il considerevole sviluppo delle attivit�  produsse un incremento
               dell’utile di esercizio dell’Istituto, che ammont� complessivamente a 402 milioni
               di lire (+20%). Dopo la consueta assegnazione della quota di utile statutariamente
               prevista, e anche grazie ai consueti accantonamenti a riserve, i Fondi Patrimoniali
               salirono  a 6.829 milioni (+ 20%). Fondi che da tempo erano accompagnati da ri-
               serve cospicue, tanto implicite che palesi, a ulteriore rafforzamento della situazione
               patrimoniale dell’Istituto.  Basti pensare  che il complesso veramente rilevante degli
               immobili di propriet� continuava a figurare in bilancio, come i mobili e le attrezzature,
               per l’importo pro-memoria di L. 1 e risultavano  accantonati stanziamenti per L. 2
               miliardi, aventi carattere di riserva, per la costruzione delle Sedi di Torino e di Roma.

                  4. Il fattivo contributo del San Paolo per favorire i collegamenti inter-
               regionali del Piemonte


                  Nel settore degli investimenti, numerose furono le partecipazioni dell’Istituto
               in societ� impegnate nelle  infrastrutture autostradali, quali l’Autostrada Torino
               – Milano, l’Autostrada dei Fiori, la Societ� per il traforo autostradale del Frejus,
               l’Autostrada Ceva – Savona e la Torino – Alessandria – Piacenza,. Partecipazioni
               che volevano rappresentare un contributo fattivo del San Paolo a iniziative volte a
               eliminare l’isolamento nel quale si trovava il Piemonte. Tanto pi� che le infrastrutture
               interessavano zone in cui l’Istituto era presente con proprie Filiali.


                  5. La prosecuzione dei lavori per le grandi Sedi nel contesto di un deciso
               sviluppo della rete territoriale


                  I lavori in Piazza San Carlo proseguivano regolarmente seppure con difficolt� per
               i vincoli storici e artistici. Oltre che all’assegnazione degli appalti per gli impianti
               tecnici (riscaldamento,  condizionamento, ascensori,  montacarichi), l’Istituto
               provvide anche all’acquisto presso un famoso antiquario di Torino di oggetti antichi,
               quali  rivestimenti  in  boiserie per due saloni e  due scrivanie diplomatiche per il
               futuro arredamento degli uffici di rappresentanza.




                                                     1960 - L’ANNO DEL MIRACOLO ITALIANO - 99
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