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Commissario uscente Pajetta. Dodici anni dopo, il 3 marzo 1959 alla soglia dei
60 anni (era nato a Biella il 21 dicembre 1899), Coda spirava per un malore nella
propria abitazione. Vi era rientrato da poco, dopo aver presieduto nella mattinata
una riunione del Comitato Esecutivo dell’Istituto. Da qualche tempo soffriva di
disturbi circolatori, ma continuava con ritmo intenso la sua attività.
La sua scomparsa suscitò una commossa eco negli ambienti finanziari, ufficiali
e politici, poiché era stato un’eminente personalità del mondo finanziario e politico.
La sua figura venne commemorata, nella veste di attivo esponente liberale durante la
Resistenza, nel Consiglio Comunale di Torino il giorno stesso della sua scomparsa. I
funerali si svolsero in forma solenne, presenti autorità e rappresentanti della finan-
za, dell’industria e della cultura. Il corteo si mosse dalla camera ardente nella Sede
Centrale del San Paolo, in cui la salma era stata vegliata dai dirigenti dell’Istituto,
insieme col Direttore Generale Rota. Tra i telegrammi giunti, spiccava quello del
senatore Luigi Einaudi. Dell’ex Presidente della Repubblica lo scomparso era molto
amico, come lo era pure dell’illustre filosofo Benedetto Croce.
La Stampa 04.03.1959
7. La nomina del nuovo Presidente Jona
L’iter amministrativo per la nomina del nuovo Presidente del San Paolo approdò
in ottobre con la nomina del prof. Luciano Jona, docente universitario di scienza
delle finanze e di diritto tributario. Il 29 ottobre 1959, il neo Presidente era già ope-
rativo, presiedendo per la prima volta il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto.
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