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vità che permise all’Istituto di realizzare una proficua esperienza, già da tempo cardine
               della superiorità del mercato finanziario inglese nei confronti di quelli continentali. Di
               particolare rilievo fu infine nell’interscambio con l’estero l’azione dell’Istituto, che nel
               corso dell’anno aumentò la sua quota di intermediazione nelle operazioni di import/
               export fra l’Italia e gli altri Paesi.


                   6. La significativa importanza del ruolo svolto dalle società partecipate
               dall’Istituto


                  Totale fu nel 1968 la disponibilità dell’Istituto nei confronti delle società affiliate.
               Del resto le partecipazioni assunte nel campo delle infrastrutture e delle comunicazioni
               evidenziavano pienamente, con la realizzazione di nuove e importanti opere di pubblico
               interesse, la loro funzione sociale e economica. Sicché l’Istituto provvide a effettuare le
               integrazioni di capitale richieste dalle società partecipate, aderendo inoltre con prontezza
               alle iniziative promosse per ogni latente possibilità insita nelle regioni di competenza.
                  Tra le partecipazioni dell’Istituto, spiccò la LOCAT S.p.a., che ampliò l’operatività
               grazie  all’inserimento del “leasing”  nella propria sfera di attività.  Per la verità, anche
               la FISPAO S.p.a., autorizzata all’esercizio dell’attività fiduciaria e di organizzazione e
               revisione contabile di aziende,  aveva cominciato a operare in alcuni settori del suo
               ampio oggetto sociale. Era infatti in grado di venire incontro a un’estesa gamma di
               esigenze della clientela in campo mobiliare e immobiliare e di assolvere i più complessi
               incarichi fiduciari.


                  7. Il pubblico auspicio di nuove concessioni dalla Vigilanza per l’ampliamento
               geografico della rete territoriale


                  Nel 1968 venne autorizzata dalla Banca d’Italia l’apertura di appena due Filiali (Ca-
               selle-Mappano e Torino Ag. 25 ) e uno sportello stagionale al Valico del Moncenisio, a
               fronte di numerose domande presentate per insediamenti anche in altre Regioni. Era
               infatti fortemente sentita dall’Istituto la necessità di poter disporre di una più ampia rete
               di sportelli, al punto che eccezionalmente la relazione di bilancio firmata dal Presidente
               Jona e dal Direttore Generale Guaraldi, si chiuse con un’istanza alla competente Autorità
               in termini del tutto inusuali. “Nel concludere il consuntivo 1968 non si può non rilevare
               come la sfera territoriale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia occidentale) in cui si
               è sviluppato l’Istituto dal 1931 – anno di assorbimento della Banca Agricola Italiana – ad




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