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che può averle detto l’Assessore, il Direttore non ne sa nulla”. “Sì, proprio per
              quello” confermò il Sindaco mentre lo accompagnavo dal Direttore e qui riferisco
              ad entrambi lo scambio di battute avvenute poco prima tra me e l’Assessore.
              Il Direttore, preso alla sprovvista, disse a voce alta “Cosa si può fare?” e io :
              “Telefoni al Capo del servizio Tecnico e gli sottoponga il problema”. La risposta
              del Capo Servizio fu immediata e sorprendente: “Sospendete subito i lavori di
              ampliamento avviati con l’impresa Galeotti e fissate subito un appuntamento
              con il Sindaco fra una decina di giorni con un nostro Dirigente Centrale” Questi
              venne e concluse l’operazione “Palazzo Comunale/Nuova Filiale di Varazze” !.
                                                                Benedetto Ratto




            9. I soddisfacenti risultati  di esercizio


            Malgrado le difficoltà congiunturali che caratterizzarono i conti economici delle
          banche, i risultati di esercizio dell’Istituto furono soddisfacenti. Così definiti nella re-
          lazione, specie se si considerava che erano al netto di ammortamenti e accantonamenti
          largamente prudenziali attuati in conformità della linea sempre seguita. Naturalmente,
          si trattava della tradizionale “regola d’oro” la cui osservanza era  imprescindibile ai fini
          del progressivo potenziamento istituzionale in previsione dei sempre più impegnativi
          compiti del futuro.
            Il bilancio del 1968 si chiuse con un utile netto complessivo a livello di Istituto
          di 1.902 milioni di lire. Il totale dei Fondi Patrimoniali dell’Istituto, a seguito dei
          consueti accantonamenti e dopo l’assegnazione della quota statutaria dell’utile netto,
          raggiunsero i 16,8 miliardi. Inoltre il complesso degli immobili e il totale delle attrez-
          zature era indicato con il valore simbolico di 1 lira, in quanto si provvedeva all’am-
          mortamento integrale dei relativi costi nel corso dello stesso esercizio di acquisizione.
            La quota di utile a disposizione del Consiglio di Amministrazione per erogazioni
          a fini filantropici e benefici, culturali e di pubblica utilità, secondo le disposizioni
          statutarie, venne determinata in 848 milioni di lire. A tali erogazioni si aggiungeva-
          no i notevoli interventi con redditi propri a cura dei due Enti benefici dell’Istituto:
          Ufficio Pio e Educatorio Duchessa Isabella.









          168 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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