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2. La crescita della  massa amministrata a 4.000 miliardi e il consolida-
               mento del Fondiario nella seconda posizione di settore


                  Un sensibile aumento della massa fiduciaria dell’Istituto connotò l’anno 1973.
               Alla fine dell’esercizio il complesso dei mezzi amministrati raggiunse difatti i 4.000
               miliardi di lire, con un incremento di oltre il 30% rispetto al 31 dicembre 1972,
               grazie al concorso di tutti i comparti istituzionali.
                  Sul versante degli impieghi, l’Azienda Bancaria raggiunse la consistenza di 1.500
               miliardi, pur nel tradizionale rispetto delle disposizioni della Banca d’Italia volte
               al contenimento di fenomeni speculativi e inflazionistici. Il conseguimento di tale
               positivo risultato,  malgrado i limiti di notevole portata introdotti, fu l’effetto di
               un’energica azione di sostegno delle attività economiche non contingentate e del
               consueto fattivo intervento in appoggio agli organismi di interesse collettivo.
                  Pure per la Sezione Credito Fondiario il 1973 fu un anno di eccezionale sviluppo.
               Perfezionò difatti operazioni per circa 1.035 miliardi, con aumento del 32% che ne
               rafforzò la posizione  di secondo istituto del settore in campo nazionale. Risultati
               soddisfacenti vennero registrati anche nei comparti delle Opere Pubbliche (operazioni
               per 282 miliardi, con un incremento del 54% realizzato a seguito dell’aumento del
               fondo di dotazione per 15 miliardi di lire) e del Credito Agrario che erogò, per circa
               53 miliardi,  mutui di esercizio, di miglioramento e finanziamenti per ammassi
               obbligatori e valutari.
                  Anche le attività nei settori titoli e borsa, dell’interscambio con l’estero e del
               mercato dei cambi si svilupparono in termini significativi a conferma del continuo
               impegno dell’Istituto, che del resto spaziava ormai in tutti i campi: dalla tradizionale
               opera di intermediazione e collocamento titoli (non solo di proprietà ma anche
               di emissione di altri Enti) alla  gestione portafogli; dall’intervento in operazioni
               commerciali di import-export di clientela residente fino all’inserimento sul mercato
               interno e internazionale dei cambi a pronti e a termine.


                  3. Lo sviluppo operativo di concerto con l’Intesa e attraverso società
               partecipate con l’avvio di una nuova struttura gestionale


                  Nel corso del 1973 l’Istituto definì una normativa di peculiare rilievo aziendale,
               realizzando una nuova struttura gestionale estremamente funzionale e avanzata, a
               consolidamento del processo di ristrutturazione interna già avviato nel precedente




                                    1973 - IL RADDOPPIO  IN BILANCIO DEI FONDI PATRIMONIALI - 197
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