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IL CROLLO DELLE CARTELLE SAN PAOLO


                       Il crollo della quotazione delle Cartelle nelle zone dove operava l’Istituto,
                    ma specie in Torino, ebbe una immediata e vastissima eco tra gli investitori i
                    quali, di colpo, si videro abbattere i propri risparmi. Immediata fu la reazione
                    con l’assalto alle Filiali per cercare, vanamente, di rivenderle al prezzo di
                    acquisto e/o fotografare o strappare, quando riuscivano, la famosa pubblicità
                    che recitava “capitale certo, reddito sicuro”. Vista l’impossibilità, moltissimi
                    si recarono al Credito Fondiario che, allora, aveva sede nel Palazzo di via
                    Monte di Pietà con ingresso da via San Francesco d’Assisi: in certi momenti
                    la fila di persone, controllata dalla Polizia, era così lunga da svoltare in via
                    Barbaroux, mentre all’interno, lungo le scale e fino al secondo piano, era
                    gestita da numerosi commessi.
                                                                        Tullio Verro














                  3.  Le strategie dell’Istituto per la gestione delle cartelle fondiarie


                  In merito alla dinamica con cui l’evento del crollo borsistico si manifestò per le
               cartelle fondiarie dell’Istituto, appare interessante evidenziare i tratti salienti degli
               ultimi mesi precedenti, come anche le strategie che nel corso degli anni erano state
               portate avanti nella gestione delle cartelle.
                  A partire dal marzo 1974 si era accentuata la fase riflessiva sull’andamento dei
               corsi delle varie emissioni obbligazionarie. Il rendimento “garantito” dalle cartelle
               fondiarie, in relazione alle quotazioni correnti, diveniva sempre meno concorrenziale
               e consistenti arbitraggi venivano effettuati dagli obbligazionisti a favore dei depositi
               bancari o di altre obbligazioni, la cui remunerazione appariva più appetibile.
                  Il San Paolo, pur consapevole delle aspettative dei numerosi risparmiatori che
               avevano indirizzato  i loro risparmi sulle cartelle fondiarie sicuri della loro stabilità,




                                                1974 - IL CROLLO DELLE CARTELLE FONDIARIE - 203
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