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riduzione della domanda portarono a un contenimento degli effetti inflazionistici,
          con il conseguente miglioramento del clima di fiducia nei confronti dell’Italia,
          attraendo significativi flussi di capitali esteri.


            2. Le profonde riforme normative del sistema bancario italiano


            L’attività del sistema creditizio si svolse, nel corso del 1993,  in un contesto
          normativo di profonda evoluzione che vide in particolare la riforma della riserva
          obbligatoria, il recepimento della Seconda Direttiva CEE in campo bancario nonché
          l’approvazione del Testo Unico del Credito. Tali  interventi posero le premesse per
          un significativo aumento, nel medio periodo, della competitività e dell’efficienza
          dell’intero sistema creditizio nazionale. Sotto il profilo patrimoniale, esso  registrò
          nell’anno un rallentamento degli impieghi alla clientela accompagnato, per contro,
          da un’accelerazione della raccolta, favorita dalla politica monetaria espansiva e dal
          diminuito rendimento dei titoli pubblici.
            Quanto alle imprese servite dal sistema bancario, si verificò un peggioramento
          della loro situazione finanziaria che comportò un incremento delle sofferenze
          per le aziende di credito; la crisi dei gruppi industriali e finanziari di primaria
          importanza rese inoltre necessaria la predisposizione, da parte delle banche, di
          adeguati piani di ristrutturazione del debito, con conseguenti penalizzazioni in
          conto economico. Merita infine una particolare menzione la nuova legge ban-
          caria, che sarebbe entrata in vigore dal 1° gennaio 1994, eliminando i vincoli di
          “specializzazione” degli intermediari creditizi, e in particolare tra aziende operanti
          nel breve, medio e lungo termine. L’anticipata conoscenza di tale nuova norma-
          tiva consentì alle banche di impostare in corso d’anno le proprie strategie, per
          scegliere fra schemi organizzativi di tipo “universale” in alternativa al modello
          cosiddetto di “gruppo polifunzionale”.


            3. La crescita del San Paolo con la fusione per incorporazione di Banca
          Provinciale Lombarda e Banco Lariano


            Alla luce della nuova normativa, venne perfezionata nel 1993 la fusione per
          incorporazione nel San Paolo della Banca Provinciale Lombarda Spa. e del Banco
          Lariano Spa. L’atto di fusione, volto a realizzare un gruppo polifunzionale, venne
          stipulato il 20 dicembre, ma i suoi effetti giuridici decorsero dal 1° gennaio 1994,




          328 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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