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Torino S.p.A., evidenziando le variazioni in materia operativa valide dall’1/1/1996.
                  Gli importanti cambiamenti avvenuti nel corso dell’anno a seguito delle incor-
               porazioni, comportarono alcune variazioni nella composizione dell’azionariato,
               talché la quota di controllo detenuta dal Sanpaolo Bank Holding (Capogruppo)
               scese dal 75,8% al 65%.


                  4. Gli ulteriori interventi più significativi sulle partecipazioni


                   Nel campo delle partecipazioni, si registrarono altri notevoli interventi, che
               riguardarono in particolare: la cessione da parte del Crediop di una quota pari al
               19,5% del capitale del Banco Ambrosiano Veneto S.p.A., l’acquisto dell’1,04% della
               Mediaset S.p.A., l’acquisto del 6% dell’Ilva S.p.A. a fronte di una diminuzione di
               pari importo dell’esposizione, l’adesione al risanamento del gruppo Ferruzzi, l’ac-
               quisizione del 15% nella Lingotto Uffici S.p.A. A fine esercizio le partecipazioni
               dell’Istituto ammontarono L. 2.713 miliardi, dopo rettifiche di valore e  svalutazioni.


                  5. Flessioni e miglioramenti di raccolta e impieghi per difficoltà con-
               giunturali


                  Molto variegati si presentarono gli andamenti delle attività nel corso del 1995. La
               raccolta  diretta a livello di Gruppo in Italia manifestò un discreto aumento, seppur
               inferiore all’anno precedente, in cui aveva registrato un incremento quasi nullo,
               contro la crescita  del 9%. della raccolta indiretta. Nell’ambito delle Filiali estere, la
               raccolta ebbe invece una flessione di circa il 10%, dovuta alla maggiore onerosità del
               reperimento di titoli per i pronti/contro termine, Quanto alle obbligazioni San Paolo,
               il relativo collocamento  segnò una contrazione riconducibile alla minore operatività
               del Crediop. Tuttavia, la quota sul mercato domestico rimase inalterata al 7%.
                  Molto positivo fu invece l’andamento della raccolta indiretta, che nel suo complesso
               raggiunse, a fine anno, la considerevole somma di quasi 100.000 miliardi di lire con il
               risparmio gestito in promettente ripresa. In particolare, i fondi comuni di San Paolo
               Fondi, collocati sia direttamente sia attraverso Sanpaolo Invest, fecero registrare una
               quota di mercato del 4%.  Il comparto dei fondi segnò un sensibile miglioramento
               a fine anno, suscitando aspettative future ottimistiche, mentre chiusero in sensibile
               flessione le gestioni patrimoniali a causa della debolezza della lira. Significativo fu anche
               lo sviluppo delle polizze vita,  grazie all’ampliamento della gamma dei prodotti offerti.




                  1995 - IL NUOVO PIANO TRIENNALE E CONCENTRAZIONE E RISTRUTTURAZIONE DEL GRUPPO - 341
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