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era nato a fine gennaio, mediante lo scorporo e conferimento del ramo aziendale
          riguardante il credito alle opere pubbliche. Lo scorporo, comprendente anche l’at-
          tribuzione di 230 dipendenti, era composto da 25.000 miliardi di finanziamenti
          pareggiati da un equivalente importo di obbligazioni in circolazione. Il relativo
          conferimento, valutato in 860 miliardi, determinò un aumento di valore delle par-
          tecipazioni di pari ammontare. Quanto alla seconda operazione, venne perfezionata
          con l’acquisizione per 225 miliardi della restante quota del 50% del Sanpaolo Vita
          dalla Milano Assicurazioni, al fine di garantire la gestione diretta del comparto
          dell’assicurazione sulla vita. Nel corso dell’anno il San Paolo vi apportò ulteriori 15
          miliardi in conto capitale.
            Interessanti furono poi gli andamenti di varie società partecipate, alla luce delle
          linee gestionali dell’Istituto. Meritano di essere sintetizzati quelli di alcune fra le più
          importanti, verificatisi nel corso dell’anno, cominciando naturalmente dal Crediop
          s.p.a. con sede in Roma e posseduta al 100%. Nei primi undici mesi di attività i
          risultati furono estremamente positivi con un utile netto di 72 miliardi, un ROE
          dell’8,2% su base annua e un dividendo, a favore della Banca, di 43 miliardi. Riguardo
          al Crediop, la relazione di bilancio del 1996 diede notizia che, nel mese di febbraio
          1997, erano state poste le basi per la futura cessione del 40% della partecipata al
          Gruppo Dexia leader europeo nel settore.
            Proseguendo nella carrellata sulle partecipate, continuiamo con la Banque Sanpaolo
          S.A.- France (100%), che chiuse l’esercizio con un utile di Ff 48 milioni, mentre,
          nel corso dell’anno, aveva rilevato le filiali della Banque Veuve Morin-Pons, control-
          lata dalla Dresdner Bank, e parte delle attività della Banque du Phènix. Queste due
          acquisizioni consentirono un aumento delle attività grazie alla rete di 53 filiali, 10
          delle quali nella zona di Lione, con un organico di 1.091 dipendenti. Pure notevole
          fu la prestazione di Sanpaolo Invest S.I.M. (acronimo di società di intermediazione
          mobiliare) S.p.A. – Roma) partecipata al 100%, società di distribuzione dei pro-
          dotti finanziari del Gruppo con oltre 1.000 promotori, che raggiunse una quota di
          mercato di quasi il 7% con un utile netto in crescita del 20% e un dividendo di 1,6
          miliardi. Quanto a Sanpaolo Leasint s.p.a.- Milano (100%), ebbe un anno difficile
          per il venir meno degli incentivi fiscali, ma con risultati comunque soddisfacenti,
          dopo un’operazione di securitization mediante la cessione di contratti di leasing per
          1.000 miliardi (ossia la cartolarizzazione in titoli obbligazionari dei relativi crediti
          e il successivo collocamento sul mercato). Inoltre, una posizione strategica a livello
          di Gruppo venne assegnata a Sanpaolo Fiduciaria S.I.M. s.p.a. (posseduta al 70%




          354 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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