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a contrastare gli impatti negativi derivanti dalla congiuntura economica e a posizionarsi
               al meglio in vista delle sfide e opportunità che si andavano profilando. Innanzitutto,
               rafforzato dal lavoro compiuto  nel triennio precedente dal 2000 al 2002,  avviò un
               ridisegno della struttura del Gruppo, che ne modificò la connotazione “multispecialist”
               per muovere verso un modello “business”. Quest’ultimo infatti, pur avvalendosi di unità
               specializzate, era fortemente focalizzato sull’operatività con le famiglie e le imprese e
               sulla valorizzazione delle realtà locali. Poi, si provvide a intensificare  la  razionalizzazione
               delle reti distributive nazionali e all’estero e l’espansione territoriale,  per la conquista
               della posizione di leader in Italia nel comparto della bancassicurazione. Si creò inoltre
               una struttura organizzativa denominata, sull’onda della felice ideazione della MOI nel
               2001, la “Macchina Operativa Integrata” per l’unificazione dei sistemi informativi, delle
               funzioni di supporto delle reti e per l’avvio di un ricambio generazionale delle risorse
               umane. L’insieme di queste iniziative espresse una forte azione di contrasto del calo
               degli utili, fino al punto di ottenere un’inversione dell’andamento dei risultati econo-
               mici nell’ambito del Gruppo. Se ne registrò infatti  un aumento, in linea peraltro con
               la congiuntura  economica che aveva iniziato a palesare buone prospettive di risultati
               favorevoli, al di sopra delle attese di budget. Così l’utile netto di Gruppo, beneficiando
               dell’incremento di tutti i margini economici, si attestò a 972 milioni di euro, in crescita
               del 7,9% . Altrettanto in aumento, venne registrato il  patrimonio netto, che raggiunse
               i 10.995 miliardi.
                  Quanto ai risultati reddituali della Capogruppo,  Sanpaolo IMI chiuse l’esercizio
               2003 con un forte aumento dell’utile netto, che si attestò a 824 milioni di euro, in
               crescita del 57,6%,  grazie al buon andamento dei ricavi e alla sostanziale stabilità dei
               costi. Il patrimonio netto raggiunse i 10.346 milioni, con un incremento di 390 milioni.


                  3. Le linee d’azione e le iniziative per il triennio successivo


                  Le iniziative intraprese dal Gruppo Sanpaolo IMI nel corso del 2003 furono mirate
               al perseguimento degli obiettivi del Piano 2003-2005 articolato in cinque direttrici:
               l’incremento delle performance nel “core business”, il controllo dei costi operativi, la
               valorizzazione delle altre attività, la gestione attiva del portafoglio partecipativo nonché
               la comunicazione trasparente e il costante monitoraggio sullo stato di avanzamento del
               Piano stesso. Già nel 2003 furono conseguiti risultati significativi in tutte le sopra citate
               linee di intervento, attraverso l’integrazione delle reti bancarie, l’ottimizzazione della piat-
               taforma IT (Information Technology) e la razionalizzazione della struttura del Gruppo.




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