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4. L’integrazione delle reti distributive


            Gli interventi sulle reti distributive del Gruppo vennero indirizzati a estendere gra-
          dualmente il modello già adottato con successo dalla rete Sanpaolo, che si basava sulla
          suddivisione territoriale per aree e sulla specializzazione dei punti operativi per segmenti
          di clientela, coniugando le politiche unitarie a livello nazionale con il soddisfacimento
          delle specifiche esigenze delle diverse tipologie di clienti. Il piano di integrazione nel
          corso del 2003 previde che, a regime, la presenza territoriale del Gruppo, nell’ambito
          dell’attività bancaria, fosse articolata in un certo numero di aree territoriali e banche
          reti con strutture centrali leggere, in grado di presidiare in modo unitario il mercato.
            Di fatto, il piano trovò una prima applicazione nella riorganizzazione territoriale
          delle strutture distributive Sanpaolo e Banco di Napoli, a seguito della fusione tra
          Sanpaolo IMI e la banca partenopea intervenuta il 31 dicembre 2002. Poi, dopo la
          graduale riorganizzazione della rete Banco di Napoli secondo il modello organizzativo
          delle Filiali Sanpaolo e l’estensione alle filiali Banco di Napoli dei sistemi informativi
          Sanpaolo IMI, fu costituita nel secondo semestre del 2003 Sanpaolo Banco di Napoli,
          unica banca del Gruppo attiva nel Mezzogiorno continentale. Quanto alle Regioni del
          Nord Est. l’obiettivo di applicare anche alle stesse il modello distributivo del Gruppo
          comportò il coinvolgimento della rete Cardine.
            Vennero inoltre attuati interventi di diversa natura riguardanti: - Banca Popolare
          dell’Adriatico (acquisizione totale), - Banca Agricola di Cerea incorporata in Cassa di
          risparmio di Padova e Rovigo, - costituzione della Friulicassa S.p.A. (dalla fusione di
          Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone), - incorporazione di Cardine Finanziaria
          nella Capogruppo.
            A fine esercizio 2003, l’integrazione tra Sanpaolo IMI e Banco di Napoli e l’esigenza
          di coordinamento con le banche ex Cardine evidenziarono l’opportunità di alcuni
          interventi sull’organizzazione delle aree territoriali, che si concretizzarono nell’ac-
          corpamento di talune aree e nella ridefinizione del perimetro di altre secondo criteri
          volti a garantire un efficiente governo della rete e favorire l’integrazione nei territori
          caratterizzati dalla presenza di marchi storici diversi.


            5. Le alleanze e gli accordi con partner internazionali e le iniziative di
          razionalizzazione della struttura del Gruppo


            Nell’esercizio 2003 Sanpaolo IMI e Santander Central Hispano siglarono vari




          404 - IL SAN PAOLO DI TORINO - 1946-2006
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